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TOP CORN | Storia di un Matrimonio e quella folgorante lettera per un amore perduto

Il Kramer contro Kramer dell’era digitale? Perché il film di Noah Baumbach spezza il cuore

Storia di un matrimonio
Kramer contro Kramer? Adam Driver e Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio.

ROMA – Il problema è che Charlie, di trasferirsi a Los Angeles, non ne ha mai voluto sapere. «Vuoi mettere? C’è più luce, c’è più spazio lì giù», gli dice Nicole, per bocca della sua rampante avvocatessa (Laura Dern) di Downtown, mentre preparano le carte per un inevitabile divorzio. E sì, vuoi mettere. Perché Charlie è di Manhattan. E sì, avrà pure poco spazio, ma quel poco, per lui e per altri 6 milioni di newyorkesi, non è barattabile con nulla. Non ci sono palme né richiami hollywoodiani che reggano il paragone con la sua carriera da affermato regista dell’Off Broadway. Così, vedendo Storia di Un Matrimonio di Noah Baumbach – dopo i passaggi a Venezia e New York, ora su Netflix – ci ritroviamo come quegli amici in comune che non vorrebbero prendere le parti né dell’uno né dell’altra, ma poi è praticamente impossibile non scegliere da quale parte tenda la ragione in una straziante separazione.

Storia di un Matrimonio
L’East Coast di Adam Driver in un dettaglio del poster

E, pure se (volutamente) Baumbach (che è di Brooklyn…) fa vedere poco delle due metropoli, è chiaro da quale parte penda. Ma attenzione, lui non si schiera né al fianco di Charlie (Adam Driver, eccezionale), né al fianco di Nicole (Scarlett Johansson, nomination molto probabile), perché entrambi sono belli e imperfetti come sono. Così fa scegliere allo spettatore quale dei due “amici” supportare, in un gioco che brucia il loro bellissimo (ma passato) amore, facendo sì che la finzione cinematografica vada a raccontare uno spaccato di vita incapace di rimettere insieme i pezzi.

Storia di un matrimonio: una scena del film
Adam Driver, Scarlett Johansson e la metro di New York

Urlandosi addosso odio, passione, intolleranza, adorazione. Del resto, di mezzo c’è un figlio. Ma di mezzo c’è anche lo spazio che vorrebbe Nicole, stanca di essere la stella del palco offuscata dall’Ego di suo marito. Non ha mai smesso di desiderare le (sue) luci della ribalta. E non ha mai smesso di tormentarsi per quel vuoto interiore che non può essere colmato, anche se ci metti dentro tutto il sole di Los Angeles.

Storia di un Matrimonio
La West Coast di Scarlett Johansson

Allora, se della West Coast vediamo gli appartamenti con il pavimento in linoleum, volando avanti e indietro (come fa Charlie) con l’East Coast, eccoci in un caldo jazz club della Midtown o sotto le luci perennemente accese di Broadway, a tagliare diagonalmente l’isola di Manhattan. Come detto, Baumbach mostra poco la sua New York, eppure ne è la protagonista assoluta: il silenzio rumoroso di un vagone della metropolitana preso di notte; le slice di pizza a due dollari; gli attori di teatro, abbottonati in un cappotto fuori le stage door; i colori freddi squarciati da quelli caldi di un tramonto d’ottobre, che riflette sull’acciaio dei grattacieli, mentre ci si prepara a mascherarsi per Halloween.

Storia di un Matrimonio
Lo spazio tra Charlie e Nicole in una scena di Storia di un matrimonio

Ed è proprio durante la notte dei dolcetti e degli scherzetti che la storia del matrimonio tra Charlie e Nicole diventa, per Baumbach, un’altra cosa: una spassionata dichiarazione d’amore a New York. Che sarà anche affollata, fragorosa ed egocentrica, ma è anche stretta, emotiva ed empatica. Tanto da sembrare un abbraccio tra un papà e un figlio.

Qui potete vedere l’incontro al New York Film Festival con Baumbach e il cast:

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