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Storia di una Notte | Anna Foglietta, Giuseppe Battiston e l’elaborazione di un dolore

Paolo Costella, il libro di Angelo Mellone e un grande cast. Al cinema dal 30 aprile

Gruppo di famiglia in un interno: Storia di una notte di Paolo Costella, prossimamente al cinema
Gruppo di famiglia in un interno: Storia di una notte di Paolo Costella, dal 30 aprile al cinema

ROMA – Un solo momento, un frammento di tempo. Sì, la vita può essere sconvolta da un solo istante. A scoprirlo sulla propria pelle è la numerosa famiglia di Piero ed Elisabetta, all’improvviso costretta a fare i conti con le conseguenze di un incidente che porta via il primogenito Flavio. Quando, trascorsi due anni, il figlio più piccolo, Denis, rovina a terra sciando durante una vacanza a Cortina e deve perciò essere operato, ecco che i fantasmi del passato si ripresentano prepotentemente. Come fare? Dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma, il 30 aprile arriva al cinema Storia di una Notte di Paolo Costella con un grande cast che vede protagonisti Anna Foglietta e Giuseppe Battiston nel ruolo dei due genitori Piero e Elisabetta e Biagio Venditti, Giulietta Rebeggiani e Massimiliano Caiazzo in quello dei figli.

Giuseppe Battiston e Anna Foglietta in una scena di Storia di una Notte
Giuseppe Battiston e Anna Foglietta in una scena di Storia di una Notte

Il film, prodotto da Tramp Limited e Rai Cinema è tratto da un libro, Nelle Migliori Famiglie di Angelo Mellone (edito da Mondadori, 2021) ed è un’opera toccante perché, scena dopo scena, esplora la natura dei legami e il rapporto fra le aspirazioni personali e la relazione di coppia, libertà e appartenenza, desiderio individuale e senso familiare sullo sfondo di un dolore lacerante. Per Costella le pagine di Mellone diventano così l’opportunità per realizzare un delicato intreccio d’emozioni che è riflessione sul lutto e sulla necessità di rialzarsi, ma soprattutto sul caos vitale. Perché Storia di una notte è prima di tutto un film sul come il caso – qui opportunamente calcolato dall’adattamento firmato dallo stesso Costella e Tania Pedroni – possa stravolgere la vita di ognuno cambiandone i connotati.

Un momento del film
La famiglia: un momento del film. In prima fila: Massimiliano Caiazzo e Biagio Venditti.

Una famiglia felice – o per meglio dire in armonia – si disgrega. Il calore, la spensieratezza e i sorrisi finiscono così con il lasciare il posto al freddo, alla paura e alle lacrime. Viene meno l’amore, dissipato nella distanza di verità non dette e discorsi interrotti, eppure conservato nella memoria di giorni lontani dal ricordo vivido. Storia di una notte è in realtà la storia di due notti. Quella di una frattura vitale scomposta e quella del suo risanamento quasi insperato. Un’indagine antropologica sul dolore e su come questo non vada anestetizzato o allontanato, ma accolto a piene braccia per comprendere e comprendersi meglio – evolvendo in esso – dallo sviluppo armonico e romanzesco, e da una regia semplice, senza fronzoli, che fa della linearità il suo punto di forza.

Giuseppe Battiston in un momento del film
Giuseppe Battiston in un altro momento del film

Trascinato da una grande Anna Foglietta e sostenuto da un Giuseppe Battiston formidabile (come sempre), Storia di una notte vive anche (e soprattutto) negli impulsi di vita e nella speranza indomita dei giovani – e già molto bravi – Venditti e Rebeggiani, a cui Costella affida un carico di dolore insostenibile come quello di due figli che vedono i propri genitori allontanarsi – sino a rischiare di perdersi – dopo la scomparsa del fratello maggiore. Fino a quel finale, su cui non vi diciamo nulla, ma che nella sua aperta ambiguità lascia allo spettatore interrogativi e spunti di riflessione su quanto sarebbe più facile, a volte, riavvolgere il tempo e poter ricominciare. Segnatevi il titolo del film, perché è una visione da fare assolutamente…

  • HOT CORN TV | Storia di una notte, una clip in anteprima:
  • VIDEO | Qui il trailer del film:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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