in

Sotto lo Zero | Il film Netflix del momento? Ancora una volta è spagnolo

Un furgone, una notte gelida e uno strano assedio: il film con Javier Gutiérrez è un caso

Sotto lo Zero, il caso Netflix del momento
Sotto lo Zero, il caso Netflix del momento

MADRID – Il Buco, Perdida, ovviamente La Casa di Carta. Che crediate oppure no al caso o al destino, ogni produzione o distribuzione spagnola targata Netflix è un successo garantito. Come dimostra il titolo del momento, che sta spopolando in Italia quanto nel resto del mondo, Stati Uniti compresi. Parliamo di Below Zero, ovvero Sotto lo Zero di Lluís Quílez. La storia? Semplice ed efficace: il protagonista Martin (Javier Gutiérrez) è un ufficiale del Corpo di Polizia Nazionale trasferito in un nuovo distretto e assegnato al trasporto carcerati. Con il nuovo partner è incaricato di guidare il furgone blindato per i trasferimenti dei prigionieri in una notte d’inverno. L’operazione prende una piega decisamente storta (ovvio) quando il blindato viene attaccato. Così, Martin, si trova con i prigionieri che cercano di scappare, mentre fuori è attaccato dai un gruppo di banditi senza volto. Tra due fuochi.

Javier Gutiérrez è Martin
Javier Gutiérrez è Martin

La domanda è: ma qual è la forza di Sotto lo Zero? La semplicità narrativa, diremo noi, condita da una storia che si evolve continuamente verso direzioni inaspettate. Elemento, questo, vitale ed essenziale per le visioni casalinghe del venerdì sera, tra una scrollata della bacheca Instagram e la scelta dell’ennesimo film mordi e fuggi da guardare in streaming. E un altro elemento a suo favore, i personaggi: da una parte il rispettoso Martin, padre di famiglia con due figlie, alle prese con una (prima) missione delicata, dall’altra il suo collega Montesinos (Isak Férriz), l’ufficiale rude e cattivo con i prigionieri che indossa l’orecchino e va contro le regole. Contrariamente al partner, a Martin piace rispettare le regole e la legge. Insomma, la classica coppia agli opposti, che va poi a creare negli spettatori quella simpatia necessaria che li spinge a continuare la visione.

Una suggestiva inquadratura di Sotto lo Zero
Una suggestiva inquadratura di Sotto lo Zero

L’altro cardine di Sotto lo Zero, che lo rende facilmente fruibile e immediatamente popolare, è l’alone di mistero che avvolge la sceneggiatura: infatti, fin dall’inizio, c’è una figura misteriosa, quella di un uomo avvolto nell’ombra che, poi, ritroviamo nel bosco innevato, durante l’assalto al furgone. La soluzione al mistero, senza svelarlo, è la catena che rende interessante il film, al netto degli ovvi sbalzi inverosimili, eccessivi ed esagerati. Un’esagerazione che è facilmente trascurabile, perché l’interesse dello spettatore è concentrato esclusivamente su come farà Martin ad uscire da una situazione tanto assurda quanto coinvolgente. Insomma, piatto ricco e intrattenimento assicurato. E la Spagna fa centro un’altra volta.

Lascia un Commento

Gabriele Muccino: «L’ultimo bacio? La fotografia di un tempo perduto che non tornerà più…»

giorgio pasotti

Giorgio Pasotti: «L’ultimo bacio? Un affresco familiare che raccontava la vita»