ROMA – «Vedere i tuoi stessi difetti riflessi in un personaggio è l’elemento che crea l’empatia. Qui ci sono spie che invece di avere un lavoro avvincente sono mostrati come esseri umani imperfetti e credo che sia un gigantesco sollievo». Olivia Cooke racconta così a Hot Corn uno dei punti di forza di Slow Horses, la serie Apple TV+ disponibile dal 1 aprile basata sull’omonimo romanzo di Mick Herron. Al suo fianco Saskia Reeves, segretaria del Jackson Lamb interpretato da Gary Oldman. «Ogni personaggio ha un segreto e una sua duplicità. Compresa la spia che mente alla sua famiglia perché non è più parte dell’MI5 ma è stata declassata. Cercano tutti di tenere duro e sopravvivere».
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La video intervista per Slow Horses è a cura di Manuela Santacatterina:
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