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Meglio Nate che Niente, Broadway e un film che vi farà sognare (e cantare!)

Il film Disney+ è tratto dal romanzo di Tim Federle. Protagonista (e rivelazione) Rueby Wood

Meglio Nate che Niente, un film che vi farà cantare!
Meglio Nate che Niente, un film che vi farà cantare!

ROMA – Un libro, un film e in mezzo il sogno (im)possibile di essere sui palchi di Broadway. Direttamente dal suo omonimo libro datato 2013, Tim Federle scrive e dirige Meglio Nate che Niente, irresistibile coming-of-age in salsa musicale. Interpretato da Aria Brooks, Joshua Bassett, Michelle Federer, Lisa Kudrow e, soprattutto, da Rueby Wood che vesta i panni del protagonista, Nate. Chi è Nate? Un tredicenne che desidera con tutto se stesso… Broadway. Peccato però che Nate non riesce nemmeno a recitare nello spettacolo scolastico.

Meglio Nate che Niente
Aria Brooks è Libby e Rueby Wood è Nate

Ma, come spesso accade, bisogna cogliere l’attimo: Nate, insieme alla sua amica Libby, scappa a New York City per inseguire il sogno. Un incontro casuale con la zia Heidi, che non vede da anni, cambierà le sorti del viaggio e, ovviamente, stravolgerà le aspirazioni di Nate. Meglio Nate che Niente, disponibile su Disney+, oltre farvi cantare e ballare, è un film stracolmo di buoni sentimenti. Uno di quei film che, finita la visione, vi renderà la serata più leggera e più limpida: da una parte vi resteranno in testa le canzoni del film, dall’altra vi apparirà forse più chiara l’importanza di aprire e liberare i sogni tenuti chiusi nel cassetto.

meglio nate che niente
A Time Square con Nate

Tra luci, positività e una buona regia, Tim Federle riesce con testa e con cuore a traslitterare il suo romanzo best-seller in un’opera diametralmente perfetta per un pubblico davvero ampio. E, come qualcuno ha effettivamente ben scritto, il paragone con Billy Elliot non guasta, anzi potrebbe servire per guardare (e capire) il film da un’altra prospettiva. In fondo il film e il romanzo sono in parte autobiografici, come affermato da Tim Federle: «Ero un ragazzo di Pittsburgh con l’aspirazione di trasferirsi a New York. Non credevo di riuscirci e non credevo che il mio libro un giorno potesse diventare un film. Però, alla fine, tutto dipende da noi e dalle persone che ci spingono a credere nell’impossibile».

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Infatti, è proprio l’identità il punto focale di Meglio Nate che Niente. Ma attenzione, non un’identità di genere – del resto Nate è dichiaratamente omossessuale – bensì un’identità umana, quella che lo porterà all’audizione per un musical Disney a Broadway che, a guardare bene, corrisponde esattamente a quel posto nel mondo a cui tutti aspiriamo. «Nate vuole essere sé stesso», racconta durante il press day Rueby Wood, che probabilmente avrà un’ottima carriera davanti, «Spero che chi vedrà il film poi possa capire che tutti hanno un posto nel mondo».

Qui il trailer del film:

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