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Sabrina e Arianna? Non solo. Audrey Hepburn e quel milione di dollari da recuperare

I classici di sempre? Sì, ma in streaming trovate anche una chicca assolutamente da scoprire

Audrey Hepburn
No, non solo Colazione da Tiffany: Audrey Hepburn.

MILANO – Colazione da Tiffany, My Fair Lady, Vacanze romane e Sabrina? Sì, ovviamente, e a questi vanno aggiunti (almeno) anche Arianna e Cenerentola a Parigi. Non solo però, perché se a trent’anni dalla scomparsa – era il 20 gennaio 1993 – volete (ri)scoprire anche un altro lato di Audrey Hepburn c’è davvero l’imbarazzo della scelta, un percorso alternativo che porta fuori dalla rotta principale e conduce dentro pellicole apparentemente poco note, ma che riviste oggi assumono altro significato e gusto. Un esempio? Un piccolo cult poco menzionato come Come rubare un milione di dollari e vivere felici di William Wyler – lo trovate in streaming su CHILI e su Prime Video – che l’attrice girò nel 1966 poco prima del ritiro e del matrimonio con Andrea Dotti.

Audrey Hepburn
Audrey Hepburn in una scena di Come rubare un milione…

Diretto da William Wyler – proprio l’uomo che aveva lanciato la Hepburn tredici anni prima, in Vacanze romane – il film è un godibile heist movie con l’attrice (vestita in completi Givenchy) negli eleganti panni della figlia di uno stimato collezionista d’arte, che in realtà si scoprirà essere un falsario. Siparietti godibili con Peter O’Toole – all’apice del suo fascino – e l’apparizione di Eli Wallach un anno prima che Sergio Leone lo scegliesse per Il buono, il brutto, il cattivo. Se avete bisogno di dimenticare il mondo per due ore, allora Come rubare un milione di dollari e vivere felici è il film per voi, una fuga a Parigi tra la Venere di Cellini, Charles Boyer e la colonna sonora di John Williams (sì, proprio lui), otto anni prima dell’incontro con Spielberg per Sugarland Express gli avrebbe cambiato la vita e la carriera.

Audrey Hepburn
Il cameo di Alfred Hitchcock nel film.

Ma se non vi basta e volete continuare il percorso, altro consiglio è ripescare Robin e Marian, (su Apple Tv +, CHILI e Google Play), ballata folk dolente e crepuscolare a fianco di un altro grande, Sean Connery, storia di Robin Hood e Lady Marian, ormai invecchiati. Fu il ritorno al cinema di Audrey dopo una pausa di nove anni, meravigliosa anche (e soprattutto) a 47 anni, con una fragilità esposta e consegnata a un Connery lontanissimo dall’universo del playboy Bond e senza parole davanti all’amore totale di Marian: «Robin, io ti amo più di quanto tu creda. Ti amo più dei bambini, più dei giardini che ho coltivato; ti amo più delle preghiere del mattino, più della pace, e del cibo che ristora; più del sole che riscalda, più del piacere della carne, e anche più della vita».

Audrey Hepburn e Sean Connery in Robin e Marian.

Altro capitolo invece meritano titoli non disponibili in digitale, solo in DVD, come Quelle due, completamente svanito nel nulla e basato sull’omonima pièce teatrale di Lillian Hellman che la Hepburn girò con grande coraggio pochi mesi dopo Colazione da Tiffany. Nel film l’attrice interpreta Karen Wright che, con l’ex compagna di college Martha Dobie (Shirley MacLaine), dirige un collegio femminile privato nel Massachusetts. Un giorno però, per vendicarsi di una punizione, una studentessa inizia a diffondere voci sulla natura del rapporto tra le due donne. Coraggioso e molto in anticipo sui tempi. se riuscite a recuperarlo ne vale davvero la pena.

Audrey Hepburn e Shirley MacLaine nell’introvabile Quelle due.

Se Sciarada…e tutti risero vengono spesso citati, l’altro vero capolavoro nascosto da recuperare è Due per la strada (solo in Dvd però, in streaming è irreperibile), meraviglioso arabesco sentimentale girato nel 1967 da Stanley Donen con una Hepburn in stato di grazia (notare gli occhiali nella foto sotto) a fianco di Albert Finney – con cui faceva coppia anche fuori dal set in quel periodo – a mettere in scena un matrimonio alla deriva che cerca disperatamente di ritrovarsi partendo per un viaggio in cui capiranno lo stato del loro amore. Il ruolo di Finney doveva essere di Paul Newman (e che duetto magnifico sarebbe stato tra lui e Audrey?) che però rifiutò.

Albert Finney e Audrey in Due per la strada.

Girato tra Parigi, Nizza e Saint-Tropez con colonna sonora di Henry Mancini, il film è una dolente lettera d’amore al passato e a tutto quello che ormai non può più ritornare: «Ormai tu vuoi solo che io rimanga un bellissimo ricordo…». Meraviglia assoluta.

 

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