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Romain Gavras: «Athena, la tragedia greca e la voglia di risvegliare emozioni»

Il conflitto, l’immersione e il ruolo dell’arte: il regista racconta il film in Concorso a Venezia 79

Romain Gravas al photocall di Venezia 79. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Romain Gravas al photocall di Venezia 79. Foto di Giorgio Zucchiatti.

VENEZIA – Può Venezia 79 aver trovato già il Leone d’argento per la miglior regia? Dopo aver visto Athena di Romain Gavras noi di Hot Corn non abbiamo dubbi. Il regista francese – che per chi non lo sapesse ha firmato la regia di alcuni dei più importanti video musicali degli anni Duemila (recuperate Bad Girls di M.I.A. o No Church in the Wild di Jay-Z e Kayne West) – ha realizzato un film, disponibile dal 23 settembre su Netflix, visivamente sbalorditivo. Ma quello di Athena non si riduce ad un semplice esercizio stilistico perché il film è sorretto da una storia attualissima e, al tempo stesso, senza tempo. Non a caso ad ispirarlo fin dal titolo, come Gavras ha dichiarato in conferenza stampa, la tragedia greca, punto di riferimento narrativo assoluto. Una storia di dolore e vendetta sullo sfondo di un quartiere che si si trasforma in una fortezza sotto assedio, diventando così la scena di una tragedia per la famiglia protagonista e non solo…

Romain Gravas racconta Athena durante la conferenza stampa. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Romain Gravas racconta Athena durante la conferenza stampa. Foto di Giorgio Zucchiatti.

LA TRAGEDIA GRECA «La genesi del film nasce tre anni fa. Io e le persone con le quali collaboro da sempre anche per i miei video musicali abbiamo iniziato a scrivere da un elemento semplice: la tragedia greca. Da una parte ci sono rabbia, tristezza e dolore e dall’altra una storia intima e personale che cresce all’interno di tutto il Paese».

Al photocall di Venezia 79. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Al photocall di Venezia 79. Foto di Giorgio Zucchiatti.

UNA VISIONE IMMERSIVA «Quando abbiamo avuto l’idea della tragedia volevamo un’iconografia importante a sorreggerla. Essere immersi in ciò che stava accadendo era un elemento fondamentale. I personaggi vivono in tempo reale. Non c’è per loro la possibilità di pensare o avere un feedback. Volevamo lo stesso per gli spettatori. E questo ci riporta all’unità di tempo della tragedia greca: tutto si svolge dall’alba al tramonto».

Un momento della conferenza stampa. Foto di Giorgio Zucchiatti.
Un momento della conferenza stampa. Foto di Giorgio Zucchiatti.

LE EMOZIONI «Le soluzioni dei problemi sociali non penso spettino agli artisti. Non esistono buoni o cattivi in queste situazioni. Il senso del film è più nell’azione e nella frenesia incarnata dagli attori. Il destino è di chi dirige l’azione. All’inizio del film accade un misfatto che condiziona la narrazione. Ci sono da sempre delle forze non visibili che portano alla guerra, alla scontro. Se dovessi riassumerne la trama in un tweet non penso sarebbe interessante. La mia ambizione non è di fare film che veicolino messaggi ma risvegliano emozioni».

Qui sotto potete vedere il trailer di Athena:

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