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Auguri, Paperino! | I corti in VHS, la rivincita in Duck Tales e la vita di uno strano papero

Donald Duck fa 85 anni. E noi lo festeggiamo con i suoi film che non ci siamo mai stancati di (ri)vedere

PAPEROPOLI – La fatidica domanda a cui almeno una volta nella avete dovuto rispondere? Chi preferite tra Topolino o Paperino. La sentenza? Per quanto Mickey Mouse sia iconico, Donald Duck rappresenta noi, difetti compresi. Imperfetti, indolenti, pigri. Felicemente sfigati, lascivi dal cuore d’oro. Allora, i suoi primi 85 anni, sono una data da segnare in rosso sul calendario. Era il 9 giugno del 1934, quando esordì nel cortometraggio The Wise Little Hen diretto da Wilfred Jackson. In quel corto, – dallo spiccato senso animato ma anche da uno humour nero che contraddistingueva Walt Disney agli inizi – fu doppiato da Clarence Nash, dando così vita alla classica e (quasi) incomprensibile parlata, nonché doppiandolo fino al 1985.

From 1934 to 2019: l’evoluzione di Donald Duck

Donald Fauntleroy Duck, da spalla di Topolino, divenne una sorta di anti-eroe, spaziando dai cartoni animati ai fumetti. Finendo per avere un’influenza editoriale che gli venne creato appositamente l’universo di Paperopoli. Così, l’evoluzione di Paperino viaggiò parallela ai periodi storici, divenendo protagonista di innumerevoli film. Due, anche abbastanza controversi. Come per i supereroi dei comics, Paperino venne utilizzato come personaggio di propaganda anti-nazista in Der Fuehrer’s Face e The Spirit of ’43. Il primo vinse l’Oscar come Corto, dove Hitler veniva preso a pomodori in faccia, mentre il secondo fu una sorta di spot in cui si invitavano gli Americani a sostenere le spese di guerra. Nel cortometraggio, compare una prima bozza di Zio Paperone, introdotto ufficialmente dal co-sceneggiatore Carl Barks diversi anni dopo.

Il primo a disegnarlo fu Al Taliaferro, con la matita che si alternava ad altri ”genitori”, Floyd Gottfredsonm, Carl Barks stesso, Jack Hannah, Don Rosa, creandogli attorno i personaggi diventati fulcro delle sue storie: Ciccio, Paperina, Pico de Paperis, Paperoga, Qui, Quo e Qua e, appunto, Zio Paperone. Un altro film fondamentale nella storia di Paperino è sicuramente I Tre Caballeros, settimo Classico Disney (a episodi) che, pensate un po’, fu commissionato alla Disney dal Dipartimento di Stato USA, per enfatizzare il buon rapporto con il Sud America. Roba che oggi – no, Coco non è stato commissionato dalla Casa Bianca – sarebbe decisamente impossibile.

Nell’infinità di corti, film e mediometraggi, Paperino se l’è vista praticamente con tutte le situazioni possibili, quasi tutti distribuiti dalla RKO, prima dell’arrivo della Buena Vista Distribution, battezzata con Gita al Grand Canyon. Un altro titolo – forse il più bello – da ricordare è Melody Time, ovvero la versione più pop di Fantasia, nel quale Paperino e Carioca si cimentava in una scatenata samba. Tra gli Anni Cinquanta e Sessanta, Donald Duck si prestò anche a diversi film educativi (celeberrimo Paperino nel mondo della Matemagica), passati anche in Italia, sia in tv che nelle varie raccolte home-video (diversi li trovate anche su YouTube).

Anno dopo anno, Donald Duck è diventato così il sinonimo delle giornate storte da prendere, sempre e comunque, con un certo ottimismo. Ed è indimenticabile il suo cameo in Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, dove compare al fianco dell’altro papero Duffy Duck. Ma è negli Anni Novanta, complice l’arrivo delle VHS, che i film di Paperino diventano il diversement da vedere e rivedere, nonostante sia assente sia nella serie tv cult che nel film di DuckTales del 1990, dove viene lasciato spazio a Zio Paperone e ai suoi tre nipotini.

La scelta, all’epoca, fece discutere, tanto che poi nel reboot su Disney XD del 2017 (la seconda stagione è ancora inedita in Italia) è stato finalmente inserito tra i protagonisti, comparendo pure nella meravigliosa sigla iniziale, completamente rivista rispetto a quella storica della saga andata in onda dal ’89 al ’91, facendo compagnia, la mattina, ai bambini di mezzo mondo. Così, per Paperino, l’essere stato incluso nella nuova versione (su cui la Disney ha puntato molto) è stata una vera e propria rivincita, degna di quelle migliori star che hanno meritato una stella splendente sulla Walk of Fame di Hollywood, andando a tutto gas su una macchina scassata targata 313. Altro che sfigato, Paperino è il nostro eroe preferito.

La splendida sigla iniziale del nuovo DuckTales. E sì, c’è anche Paperino:

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