MILANO – Dopo sette anni dal suo debutto come fumetto firmato da Brian K. Vaughan, Paper Girls ha ricevuto finalmente il suo adattamento e arriva in streaming su Prime Video. Otto episodi per un’avventura divisa tra passato e futuro in cui le protagoniste dodicenni – interpretate da Riley Lai Nelet, Sofia Rosinsky, Camryn Jones e Fina Strazza – si ritrovano immischiate in qualcosa più grande di loro. È una guerra del tempo quella che si sta consumando a loro insaputa e che per loro inizia la notte dopo Halloween.
Siamo negli anni Ottanta e le quattro ragazze ancora non si conoscono. Si ritrovano per le strade alle quattro di notte: sono delle “paper girls”, in sella alle loro biciclette girano per i quartieri per consegnare i giornali. Gruppo di giovani, anni Ottanta, biciclette. Suona famigliare? Potrebbe, e sarebbe anche facile vendere Paper Girls come una versione al femminile di Stranger Things. Ma non è questo il caso. Intanto perché la vena femminista che aggiunge è estremamente rinfrescante (un gruppo di protagoniste formato da solo ragazze è ancora cosa rara purtroppo), poi perché il fumetto da cui è tratta ha debuttato esattamente un anno prima che Netflix lanciasse la serie che sarebbe diventata tra le più viste sulla piattaforma.
È stato un po’ il destino di tutti i fumetti di Vaughan quello di arrivare in ritardo su tempi perché per i suoi adattamenti ha dovuto aspettare anni, come nel caso di Runaways e Y: The Last Man, caduto sotto la popolarità di The Walking Dead. Ma se vogliamo dire che Prime Video ha finalmente la sua Stranger Things, l’affermazione non è troppo lontana dalla realtà. Le carte in regola ci sono tutte per fare di Paper Girls una serie da guardare e, soprattutto, ben riuscita. È un fraintendimento, uno scherzo andato male, quello che porta le ragazze a viaggiare nel tempo e ad arrivare in una foresta nel 2019. Per loro, che arrivano dagli anni Ottanta, è come un mondo alieno. Per noi, se si sorvola sulle due fazioni combattenti e le loro tecnologie, è pressoché il mondo in cui stiamo vivendo.
Nel futuro, incontrano versioni adulte di sé stesse e parenti che non pensavano ce l’avrebbero fatta, scoprono particolari delle loro vite che prima non notavano e si domandano se siano ancora in tempo per cambiare qualcosa. Sono le grandi domande che permeano normalmente il genere sci-fi quando si addentra nei viaggi nel tempo. Il destino, il libero arbitrio e il peso delle proprie scelte sono tutte questioni con cui le giovani protagoniste in qualche modo si scontrano e a cui provano a dare una risposta. Ma avendo solo dodici anni è difficile dare loro senso quando anche per gli adulti a volte sembra impossibile.
Paper Girls è una bella storia di sorellanza in cui tutti gli ostacoli vengono superati perché ognuna tiene davvero alle altre. Il rapporto che si crea tra le protagoniste è sincero, nonostante si conoscano da poco tempo, ed è questa la chiave per rendere la serie una sorta di novità nel panorama. La generazione Z è sempre garanzia di rompere i cliché con il loro sarcasmo e la loro ironia e pure questa volta funziona. Potrà sembrare banale, e il ritmo prende il suo tempo per diventare incalzante, rendendo tutto ciò che succede estremamente strano e anche divertente. Ma di certo è una di quelle serie che non ci si pente di aver visto.
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