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HOT CORN GUIDE | Da 200 Metri a Paul Newman, 10 film in streaming su Palestina e Israele

Saverio Costanzo e Steven Spielberg, ma anche Paradise Now e Elia Suleiman: cosa vedere?

Ali Suliman e Hiam Abbas in due dei film della nostra guida.

ROMA – Da oltre settant’anni la questione palestinese è una ferita aperta. Gli attacchi portati da Hamas a Tel Aviv il 7 ottobre e la risposta militare da parte di Israele – che al momento ha ucciso 20mila persone, tra cui anche 90 giornalisti – non sono che l’ennesimo capitolo di un’epopea di odio e morte di cui difficilmente vedremo la fine. Ecco quindi 10 titoli, 10 film scelti dalla redazione di Hot Corn, ognuno con la propria anima, diversi per stile e ritmo, tutti accomunati dall’essere testimonianza di ciò che accade, ogni giorno, in quella martoriata striscia di terra. Trovate anche molti corti su YouTube, da Ismail (QUI) al commovente cartoon I Am From Palestine (QUI).

numero uno_cinema200 METRI di Ameen Nayfeh – Mustafa e sua moglie Salwa vivono in Palestina, in due paesi distanti solo duecento metri, ma divisi dalla barriera di separazione israeliana. Quando uno dei figli è vittima di un incidente, all’uomo non resta che precipitarsi al checkpoint. Passato alla Mostra di Venezia e poi scelto come rappresentante della Giordania nella corsa all’Oscar, una pellicola fondamentale, assolutamente da riscoprire, ora a noleggio in streaming su I Wonderfull, AppleTV, CHILI e Rakuten. Qui per il nostro Revisioni.

numero dueLA STRADA DEI SAMOUNI, di Stefano Savona – Tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 la striscia di Gaza viene colpita da un violento attacco dell’esercito israeliano: la famiglia Samouni viene così decimata, lasciando i figli senza i genitori. Savona si reca sul luogo della strage e vi fa ritorno un anno dopo, in occasione del matrimonio di uno dei superstiti della famiglia. Ad impreziosire un lavoro fondamentale, anche le animazioni di Simone Massi. Lo trovate su RaiPlay.

numero tre_cinemaPRIVATE di Saverio Costanzo – Mohammad B. è un professore di letteratura inglese, che vive con la moglie Samiah e i cinque figli (Mariam di 17 anni, Yusef di 14, Jamal di 13, Karim di 6 e Nada di 8) in una casa isolata a metà strada tra un villaggio palestinese e un insediamento israeliano. La particolare ubicazione della casa la rende un obiettivo strategico dell’esercito israeliano, che la occupa con un gruppo di soldati. Mohammad, fautore della non-violenza, decide di non lasciare la casa, convinto della possibilità di convivenza con gli occupanti. Su RaiPlay in streaming.

numero quattroIL PARADISO PROBABILMENTE di Elia Suleiman – Il regista Suleiman interpreta sé stesso, un cineasta stanco di vivere nella claustrofobica Palestina occupata da decenni che intraprende un viaggio alla ricerca di un posto migliore. Ma da Parigi a New York, il silenzioso Elia trova un mondo fatto di checkpoint e divieti, di frontiere e limiti in cui la dimensione surreale è amplificata dalla presenza asfittica del protagonista, che nelle diverse situazioni ricorda ora Buster Keaton ora Jacques Tati. Su RaiPlay oppure a noleggio su Apple TV+, CHILI e Rakuten. Di Suleiman scoprite anche Il tempo che ci rimane, sempre su RaiPlay.

numero cinque_cinema PARADISE NOW di Hany Abu-Assad – La storia di due amici palestinesi, Said e Khaled, che vivono a Nablus e sono stati reclutati per compiere degli attacchi suicidi a Tel Aviv. Il film segue i loro ultimi giorni, la loro vita che – senza grandi prospettive – si trascina di giorno in giorno, finché il responsabile del gruppo di resistenza comunica loro che l’attacco avrà luogo il giorno dopo. I due ragazzi registrano dei videomessaggi con le loro rivendicazioni, la glorificazione di Dio e della loro causa. Al momento non disponibile in streaming.

numero seiVALZER CON BASHIR di Ari Folman – Israele, gennaio 2006. In un bar, il regista Ari Folman, ex-fante dell’esercito israeliano, ascolta il racconto di Boaz Rein-Buskila, ex commilitone, che gli riferisce di un incubo ricorrente: ventisei cani lo inseguono nella notte, testimoni di quei ventisei cani che l’amico uccise durante varie operazioni di pattugliamento, compiute nei campi profughi palestinesi durante la guerra in Libano del 1982. Folman si rende conto, con stupore, che lui non conserva nessun ricordo di quella guerra, pur avendovi partecipato. Al momento non disponibile.

numero sette_cinemaLEBANON di Samuel Maoz – Un film incredibile che si svolge interamente all’interno di un carro armato, mentre quello che succede fuori è visto attraverso l’ottica della bocca da fuoco, accompagnato dal rumore dei motori della torretta. Le drammatiche azioni di guerra nel mondo esterno diventano così quasi virtuali per i soldati israeliani dell’equipaggio. Il tessuto dei rapporti si sviluppa in modo teatrale, con dinamiche alimentate dalla frequente apertura del portello da cui calano o si issano. Leone d’oro a Venezia nel 2009, lo trovate su CHILI e su Rakuten.

numero otto_cinemaMUNICH di Steven Spielberg – Monaco. Olimpiadi. 1972. Sono le prime ore del 5 settembre. Dopo esser riusciti a penetrare all’interno di un edificio, 8 palestinesi armati di mitra sfondano la porta delle residenze in cui dormono gli atleti israeliani: 11 di essi vengono aggrediti, 2 uccisi e gli altri 9 presi in ostaggio. L’attenzione globale di radio e TV segue il primo assalto terroristico dell’era mediatica, che si scopre compiuto dall’organizzazione palestinese Settembre Nero come rivalsa su Israele. Su Paramount+ e a noleggio su Prime Video, AppleTV+, Rakuten.

numero noveIL GIARDINO DI LIMONI di Eran Riklis – Il ministro della difesa israeliano decide di costruire la sua nuova dimora sul confine cisgiordano. Le misure di sicurezza obbligano a farne una casa blindata con infissi d’acciaio, recinzioni, telecamere, ma il limoneto della vedova palestinese Salma resta un pericolo prestandosi ad agguati cui le rigogliose piante fornirebbero la schermatura a potenziali attacchi terroristici. Su indicazione degli organi di sicurezza, il ministro ordina lo sradicamento dei limoni. La proprietaria, che pure vedrebbe riconoscersi un risarcimento, non accetta. Su CHILI.

numero dieci_cinemaEXODUS di Otto Preminger – Il titolo del film, come quello del romanzo di Leon Uris, deriva dal nome della nave che nel 1947 portò in Israele un numeroso gruppo di immigranti. La nave, che si chiamava President Warfield, nel porto italiano di La Spezia venne risistemata per l’operazione e ribattezzata Exodus. Nel cast, Paul Newman nel ruolo di Ari Ben Canaan, membro dell’Haganah, che, con l’aiuto di Mandria (Hugh Griffith), un cipriota, e di alcuni esponenti del movimento sionista, acquista una nave con l’intento di far fuggire 611 ebrei e portarli in Palestina. A noleggio su Prime.

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