VENEZIA – 2019. Noah Baumbach portava in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia Storia di un matrimonio, dolorosa e chirurgica analisi della fine di una relazione con protagonisti Scarlett Johansson e Adam Driver. Lo stesso protagonista del suo ultimo film, White Noise (Rumore Bianco), adattamento del romanzo omonimo del 1985 di Don DeLillo con il quale il regista ha aperto Fuori Concorso Venezia 79 e che vedremo su Netflix dal 30 novembre. Camicia azzurra e giacca beige, Baumbach è sbarcato al Lido con i suoi attori, il già citato Driver, la compagna e collaboratrice Greta Gerwig, Don Cheadle e Jodie Turner-Smith, per presentare la pellicola a stampa e pubblico. L’occasione per parlare del linguaggio di DeLillo e dei temi affrontati dal romanzo, ancora attualissimi, della colonna sonora di Danny Elfman e della demolizione sarcastica della cultura americana.
LA STORIA «Quando ho iniziato a rileggere il romanzo ha coinciso con l’inizio della pandemia. E non potevo credere a quanto fosse familiare e pertinente al periodo storico che stavamo vivendo, alle nostre vite. Ho iniziato a cercare di capire la storia che raccontava attraverso il mio linguaggio. Mi piace giocarci e l’ho trovato molto pertinente all’oggi. Il film parla anche del modo in cui cerchiamo di sviare la morte con strategie e rituali. Ma spesso ci trova ugualmente…».

IL ROMANZO «L’opera di DeLillo? È una satira del mondo accademico, della cultura pop e di come il mondo accademico abbia alimentato la cultura pop. Ad esempio nel film si vede come lo studio su Hitler e Elvis, siano livellati, abbiano lo stesso peso. L’ho trovato molto interessante e umoristico. Nel libro abbiamo visto la capacità di prendere quel linguaggio sulla cultura pop e trasformarlo in dialogo trovando anche molte analogie cinematografiche».

IL LINGUAGGIO «La storia è quella della cultura americana e il film è ambientato negli anni della mia adolescenza, quelli della mia formazione cinematografica. Per questo film sono stato in grado di utilizzare un linguaggio particolare. Penso a Brian DePalma che diceva come Hitchcock abbia reso disponibili per tutti noi determinate cose. Ho sfruttato tutti i linguaggi che avevo a disposizione e DeLillo me l’ha reso possibile, il materiale che avevo a disposizione ha dettato le mie scelte».

LA COLONNA SONORA «Non avevo mai lavorato prima con Danny Elfman ma mentre riflettevo al periodo in cui è ambientato e ai toni che volevamo dare al film ho pensato fosse l’ideale perché la sua musica ha più strati e ha umorismo. Ha lavorato in film di generi molto diversi. Il film parla di vita e morte e dobbiamo riconoscere che coesistono. Abbiamo parlato di contrasti, inserendo musica elettronica e orchestrale, musica romantica o pulsante».
- Storia di un Matrimonio e quella folgorante lettera per un amore perduto
Qui sotto potete vedere il trailer di White Noise:
Lascia un Commento