Five hundred twenty five thousand six hundred minutes. Questo è all’incirca il tempo impiegato dal team di produzione per prepararsi all’evento di Fox più atteso dagli amanti di Broadway, Rent: Live. Anche se segnato da un infortunio alla caviglia che ha impedito a Brennin Hunt di esibirsi in diretta, lo spettacolo è andato ugualmente in onda con la prova preregistrata la sera prima. «La performance che tutti hanno visto era dal vivo, ma non era destinata a essere quella finale. Ma ho pensato che quello che abbiamo portato in scena fosse comunque ben fatto e sono davvero orgoglioso. Lo spettacolo ha avuto gli elementi giusti per funzionare, tutto il duro lavoro e il cuore che il cast e la crew ci hanno messo per tanto tempo», ha racconta Jason Sherwood, lo scenografo del musical.
Sherwood e un team di circa 400 persone hanno lavorato per circa sei mesi in un teatro di posa di Los Angeles (lo Stage 16 dei Fox Studios), per creare un set che coinvolgesse a 360 gradi gli spettatori e li portasse sulla costa est. L’adattamento televisivo della produzione che debuttò a Broadway nel 1996 ha visto nel cast, tra gli altri, la concorrente di RuPaul’s Drag Race, Valentina, Vanessa Hudgens e la star di Grease: Live Jordan Fisher. Ma di cosa parla questo musical di culto? È la storia di un gruppo di artisti e musicisti squattrinati che tentano di sopravvivere a New York, nell’atmosfera bohémienne dell’Lower East Side, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Quando l’AIDS faceva ancora paura.
Alla versione televisiva, diretta da Michael Graves – già regista della produzione vincitrice del premio Pulitzer -, sono stati però apportati dei cambiamenti. I fan hanno notato alcune strofe differenti rispetto alle canzoni originali. Anche il set non era l’esatta replica del palco della Great White Way. «È un design completamente nuovo, ma dovevamo assolutamente riuscire a catturare la magia dell’originale e ciò che era tanto amato dal pubblico», ha sottolineato Sherwood, riferendosi in particolare alla celebre scena in cui l’artista Maureen Johnson (interpretata dalla Hudgens) canta Over the Moon.
Quattro punti chiave del palcoscenico, compreso il loft, sono rimasti statici durante tutta la messa in scena, mentre la telecamera attraversava il set ricoperto da mattoni a vista che ricordavano le facciate dei palazzi newyorchesi. Per restituire il fascino della Grande Mela sono stati impiegati i manifesti Broadway Cares e dei cartelli al neon che replicavano un hotel e un Deli. Una fermata della metropolitana di Astor Place del 1990, inoltre, è stata appositamente ricreata. «Lo Stage 16 è essenzialmente come un grande magazzino e ha un’energia speciale. Volevamo utilizzarlo in un modo unico, perciò ho lasciato lo spazio esposto in modo che assomigliasse a Manhattan», spiega Sherwood, che ormai vive in città da 11 anni.
Sul telefono pubblico visibile nel pezzo musicale Halloween del secondo atto, interpretato da Jordan Fisher nei panni di Mark Cohen, c’era un poster di Moondance Diner. È un richiamo al ristorante di SoHo dove l’autore di Rent Jonathan Larson ha lavorato per anni, prima di licenziarsi per dedicarsi alla famosa produzione. Il commediografo è sfortunatamente morto nel 1996 senza vedere il suo musical raggiungere il successo. «Inoltre, il murale dietro Collins (Brandon Victor Dixon) e Angel (Valentina) durante I’ll Cover You è un rimando a un famosissimo graffito di Keith Haring che si trovava sulla Bowery nei primi anni ’90», aggiunge. L’opera d’arte è stata dipinta nel 1982 dal pittore e writer, scomparso nel 1990 a causa dell’AIDS.
«Che il pubblico sapesse come fossero i primi anni ’90 o meno, abbiamo comunque fatto un gran lavoro di ricerca», dice Sherwood. Una parte importante della ricostruzione dell’epoca è stata compiuta attraverso la performance della celebre Seasons of Love, introdotta da una voce fuori campo che raccontava quello che stava accadendo all’epoca dell’AIDS. Collocato sul set c’era un poster che diceva silence=death (silenzio=morte), una replica di quello creato sempre da Haring, poco prima della sua morte, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del contagio.
La critica è stata piuttosto avara nei giudizi e gli ascolti molto bassi. Eppure, dopo aver inaspettatamente messo in onda la prova generale al posto dello spettacolo dal vivo, Sherwood è comunque soddisfatto dall’operazione, diversa dagli altri musical televisivi. «Aver fatto parte di tutto questo, così come aver sentito Collins e Angel cantare canzoni d’amore sulla tv nazionale, ha per me un valore incredibile», ha concluso lo scenografo.
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Qui sotto potete vedere l’esibizione di Vanessa Hudgens in Rent: Live:
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