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VIDEO | Mino Capuano: «A Mosca Cieca, il Cortinametraggio e l’importanza di Ferro 3»

Solitudini condivise, una casa, e un racconto sulla scia di Kim Ki Duk e del suo cinema. Il nostro incontro

Mino Capuano in un momento della nostra intervista al Cortinametraggio 2024 per parlare di A Mosca Cieca, tra presenze silenziose e Ferro 3
Mino Capuano in un momento della nostra intervista al Cortinametraggio 2024 per parlare di A Mosca Cieca, tra presenze silenziose e Ferro 3

ROMA – Al nostro Hot Corner di Cortina è venuto a trovarci il regista Mino Capuano che ai microfoni di Hot Corn, in occasione della diciannovesima edizione del Cortinametraggio, si racconta a partire da A Mosca Cieca, il suo cortometraggio presentato in concorso. Un High Concept che racconta di solitudini accoglienti e condivise. Un racconto silenzioso ispirato da Ferro 3 e dal linguaggio del cinema di Kim Ki Duk. Con lui abbiamo parlato della genesi del progetto, di presenze invisibili nei rapporti e del ruolo dei festival.

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