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Millions | Alex Etel, James Nesbitt e i vent’anni del cult di Danny Boyle

Una fiaba moderna, un bambino puro e una sacca piena di sterline. Ma perché rivederlo oggi?

Alex Etel al centro della scena di Millions, un film di Danny Boyle del 2004
Alex Etel al centro della scena di Millions, un film di Danny Boyle del 2004

ROMA – Siate sinceri, che cosa avreste fatto, voi, se a dieci anni, mentre giocavate in un prato, vi fosse caduta addosso una sacca con dentro 250mila sterline in contanti? Bella domanda, anche perché a dieci anni i soldi hanno un valore piuttosto relativo: si misurano in ordine di Playstation e pacchetti di Pokémon da comperare perché a quell’età non si riescono a quantificare bene cifre del genere. Eppure ci sta anche che a dieci anni a qualcuno possa venire in mente di fare qualche gesto inconsulto, di porgere un’offerta magari, di donare quel denaro. Donare il denaro? Suvvia non diciamo sciocchezze! Il denaro non si dona, si scambia. Non sentite come suona strano: donare il denaro? È ridondante.

Millions, di Danny Boyle, è stato presentato al BFI - London Film Festival il 23 ottobre 2004
Millions, di Danny Boyle, fu presentato al BFI – London Film Festival il 23 ottobre 2004

Che suono spiacevole e inquietante che generano queste due parole l’una vicino all’altra. E poi che ne sarebbe del valore d’uso, dell’interscambiabilità delle merci, di questa società splendidamente, sfrontatamente, mostruosamente capitalistica? Cosa faremmo noi altri se tutto questo crollasse? Come occuperemmo le nostre vite? Sarebbe un disastro, non credete? Ma se qualcuno di voi improvvidamente donasse quel denaro, quel qualcuno sarebbe sicuramente un bambino puro. Ingenuo forse, ma puro. E un bambino puro è capace di cose straordinarie come vedere comparire santi, parlare con la propria defunta madre, e appunto, donare il denaro.

Alex Etel e Lewis McGibbon in un momento di Millions
Alex Etel e Lewis McGibbon in un momento di Millions

Un bambino di dieci anni, massimo undici. Dopo sarebbe impossibile. Dopo dovrebbe essere un santo, e i santi, lo sappiamo, non esistono. Da qui è partito Frank Cottrell Boyce per la sceneggiatura (che poi è diventata anche un libro, edito da Mondadori) e da qui arriva Damien, il protagonista del film tratto da quelle pagine, Millions di Danny Boyle – lo trovate in streaming su Prime Video e Infinity. Chi è Damien? Un bambino puro di dieci anni che trova una sacca con dentro 250mila sterline, appunto. E pensate un po’, li vuole donare ai poveri. Che scandalo! Il fratello maggiore, più navigato, cerca di farlo rinsavire. «Dobbiamo investirli» gli dice. Comprare case, beni di lusso, appartamenti, solo così quei soldi genereranno profitti.

Una scena del film
Una scena del film

Ed è questo che conta, i profitti. Ma per Damien invece quei soldi devono avere un altro scopo. Devono aiutare i bisognosi. Così, con tremila sterline di qua, cinquemila di là, il piccoletto inizia ad elargire proficue mance ora ai mormoni, ora a qualche associazione umanitaria. Quando poi scopre che quei soldi non sono caduti dal cielo come pensava ma sono il frutto di una rapina il mondo gli crolla addosso. «Non capisci? È un miracolo che siano finiti nelle tue mani», proverà a persuaderlo il fratello, temendo che quella scoperta possa portarlo ad una seconda follia, peggiore della prima, e cioè a voler riconsegnare i soldi alla polizia.

Alex Etel in una scena di Millions
Alex Etel in un altro momento di Millions

Tra un’apparizione di San Patrizio ed una di Santa Chiara in versione Bob Marley, presto si fanno vivi anche i ladri, decisi a recuperare ciò che sbadatamente è finito nelle mani di quel pericoloso bambino. Alla fine i soldi serviranno ad aprire almeno un pozzo d’acqua in un paese del terzo mondo, e a interrogarci su quale sia realmente il valore del denaro. Millions è un piacevole esperimento, un mix tra il film sociale in stile Ken Loach e una commedia per ragazzi che si arrischia in soluzioni visive originali ed eccentriche, profondamente inquinato dall’estetica del videoclip, fa un uso smanioso di flashback, allucinazioni, sogni, accelerazioni, computer grafica e chi più ne ha più ne metta, in quello che parrebbe un tentativo di entrare nella mente di un bambino, e nei suoi occhi.

Nei cinema italiani il film è stato distribuito l'8 aprile 2005
Nei cinema italiani il film venne distribuito più tardi, l’8 aprile 2005

Ne esce un’opera gradevole, leggera e divertente, ingiustamente stroncata dalla critica di mezzo mondo – e sottovalutata anche in seguito – per un certo buonismo che sicuramente gli appartiene ma che è volutamente ingenuo e mai pedante. Nel frattempo, il piccolo protagonista Alex Etel si è ritirato dalle scene nel 2016 per fare l’università, eppure Millions rimane ancora oggi decisamente solido, una fiaba moderna in cui convivono tutti gli elementi archetipici di questo genere, primo tra tutti quello del fantastico. Perché è vero che quando piove, sui poveri piovono sassi, ma a volte, nelle favole, piovono anche contanti…

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Qui sotto potete vedere il trailer di Millions: 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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