ROMA – Siamo nel 1997. Caterino è uno dei tanti operai che lavorano nel complesso dell’ILVA di Taranto. Vive in una masseria caduta in disgrazia per la vicinanza al siderurgico, ma quando i vertici aziendali decidono di utilizzarlo come spia per individuare i lavoratori di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi e a partecipare agli scioperi alla ricerca di motivazioni per denunciarli. Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato alla Palazzina LAF, dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a restarvi. Parte da qui il potente Palazzina LAF, esordio alla regia di Michele Riondino e ora al cinema. Abbiamo incontrato l’attore e regista per farci raccontare la genesi e la storia dietro il film.
- OPINIONI | Palazzina LAF, il brillante esordio di Michele Riondino
- VIDEO | Qui per l’intervista integrale di Dario Cangemi:
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