LONDRA – Anche se è uscito un po’ male in Italia quasi un anno fa, lo scorso Natale, il suo The Farewell – Una bugia buona (lo trovate ora in streaming su CHILI) è stato per noi di Hot Corn una delle cose più belle viste negli ultimi anni. Così abbiamo avuto la fortuna, qui a Londra, di incontrare e parlare a debita distanza con la regista, Lulu Wang, e di chiacchierare con lei di cinema e dei suoi film del cuore, quelli che le hanno cambiato la vita, per la nuova puntata della nostra rubrica Io & il cinema. Ecco cosa ci ha raccontato.
IL FILM CHE MI HA FATTO INNAMORARE DEL CINEMA – «Dunque, vediamo: qui devo dire per forza Tutti insieme appassionatamente. Era un vero e proprio classico in famiglia, lo abbiamo visto e rivisto assieme innumerevoli volte. Un film bellissimo, epico e direi – ripensandoci oggi – anche femminista rivisto con il senno di poi. Julie Andrews era Julie Andrews e anche le canzoni erano bellissime».
IL FILM CHE NON MI STANCO MAI DI GUARDARE – «Questa è una risposta piuttosto facile, perché è il mio film del cuore, quello che davvero non mi stufa mai e che conosco a memoria: Scandalo a Filadelfia di George Cukor, classico del 1940, con Katharine Hepburn, Cary Grant e James Stewart. Potrei rivederlo all’infinito, nessun problema…».
LA MIA COLONNA SONORA PREFERITA – «Ecco, questa invece è una domanda davvero difficile, ma ce la posso fare a rispondere. Vediamo, scelgo tra le ultime cose pubblicate quindi cito la colonna sonora di Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins firmata da Nicholas Britell. Semplicemente incredibile, scopritela se non la conoscete…».
IL MIO GUILTY PLEASURE – «Ah! Beh, qui dico Mamma, ho perso l’aereo di Chris Columbus, ma anche Una promessa è una promessa con Arnold Schwarzenegger. C’è stato un periodo in cui a casa mia si vedeva in continuazione Mamma, ho perso l’aereo, lo abbiamo visto così tante volte che alla fine ha cominciato ad annoiarci e allora abbiamo dirottato la nostra attenzione sul secondo con Arnie. Che film fuori di testa!».
LA SCENA CHE MI FA PIANGERE SEMPRE – «So che non si fa ed è di cattivo gusto – non dovrei dirlo io, intendo – però ogni volta che vedo The Farewell mi fa piangere! No, seriamente. Però capisco che non è una risposta corretta da dare qui. Allora vi dico la scena del monologo del padre, alla fine di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino. Santo cielo, quel discorso è così intenso. Ecco, quella scena lì. Ogni volta mi conquista».
QUALE FILM RAPPRESENTA MEGLIO IL RAPPORTO TRA CINA E AMERICA – «Beh, qui non saprei rispondere perché in pratica non esistono film sull’argomento, non credo si sia proprio affrontato come tema. Forse è per questo che ho diretto The Farewell. Adesso che ci penso potrei dirvi Yi yi – E uno… e due!, ma è un film taiwanese al 100% diretto da Edward Yang che dovete cercare..».
- Qui trovate le altre puntate della la sezione IO & IL CINEMA
Lascia un Commento