Dora Rana L’eterna differenza tra alta borghesia e le classi più basse dello strato sociale, le scaramanzie assurde dei nobili e un mondo antico che ha perso contatto con la realtà: tutto questo e molto di più è Madame, commedia diretta dalla regista francese Amanda Sthers che per la prima volta si cimenta in una pellicola in lingua inglese. Il film, che sarà in sala il 1° aprile per Koch, parte dalla svolta di Anne (Toni Collette) e Bob Fredericks (Harvey Keitel), una coppia americana che decide di trasferirsi a Parigi nella loro residenza europea e per celebrare l’epocale cambiamento organizza una cena con dodici invitati dell’élite parigina.
Peccato però che all’ultimo momento si presenti inaspettatamente alla cena il figlio di Bob (Tom Hughes) nato dal primo matrimonio, e così i coperti della tavola diventano tredici. Un numero inaccettabile per la superstiziosa padrona di casa che per rimediare al guaio deve assolutamente inventarsi una soluzione. Come? Chiedendo alla sua fedele domestica Maria (Rossy de Palma) di vestire, per una notte, i panni di una nobildonna spagnola e di pareggiare con il numero dei commensali. Completamente fuori luogo all’inizio, Maria dopo qualche bicchiere di vino catturerà l’attenzione del ricco broker inglese David (Michael Smiley). Maria perde la testa per lui sapendo però molto bene di non essere la principessa spagnola che il suo amato crede di corteggiare. Nel frattempo la padrona Anne verrà a sapere che i due si frequentano. Superba interpretazione di Rossy de Palma, indiscussa protagonista del film anche se l’eponima Madame si riferisce al personaggio di Toni Collette.
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