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Lo Strangolatore di Boston | Keira Knightley e Carrie Coon raccontano il film

Una storia vera e due giornaliste: le due attrici parlano del viaggio del film, in arrivo su Disney +

Boston
Keira Knightley e Carrie Coon sono le protagoniste de Lo Strangolatore di Boston

ROMA – Essere donna negli anni Sessanta, tra sessismo e ruoli sociali codificati, non era facile. Essere una giornalista investigativa negli anni Sessanta lo era ancora meno. Loretta McLaughlin e Jean Cole, reporter del quotidiano Record-American, hanno vissuto questa discriminazione sulla loro pelle. Interpretate da Keira Knightley e Carrie Coon ne Lo Strangolatore di Boston – film diretto da Matt Ruskin e ora su Disney +  – le due giornaliste sono state le prime a raccontare di una serie di omicidi che avevano per vittime solo donne e a rendersi conto che si trattava della stessa mano. Abbiamo incontrato le due attrici via Zoom che ci hanno parlato dell’importanza di rimettere al centro della storia l’operato e i meriti delle due reporter, tra alleanza femminile e ispirazione.

Keira Knightley in una scena del film

LA STORIA – Keira Knightley: «No, non ne sapevo nulla dello strangolatore di Boston. Ho scoperto tutto grazie alla splendida sceneggiatura di Matt. E ho pensato fosse interessante il modo di raccontare la storia di un serial killer attraverso il punto di vista di due giornaliste donne. E il fatto che la maggior parte delle persone non sapesse che sono state due donne a svelare questa storia dalla quale poi sono state rimosse, beh ho pensato fosse davvero avvincente e anche rivelatorio del modo di pensare non solo dell’epoca…».

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Keira Knightley è Loretta McLaughlin

L’ALLEANZA FEMMINILE – Carrie Coon: «Penso ci sia una storia all’interno del film che riguarda l’alleanza femminile. C’è la storia più ampia, quella di queste due giornaliste che hanno avvertito le donne di Boston di un pericolo per le loro vite, spiegandogli come proteggersi. Ma spesso non è la storia che raccontiamo. Spesso si tratta di dire “Beh, c’è spazio solo per una figura femminile, e ne abbiamo già una” quando si parla delle donne sul posto di lavoro. E penso si veda nel film nel modo forse convenzionale di Jean di muoversi in quel mondo dominato dagli uomini e dall’essere sfidata dall’ostinazione di Loretta, dalla sua volontà di creare polemiche. Qualcosa che immagino che Jean abbia evitato al di fuori delle arene su cui sta indagando. Penso che Matt abbia inserito un filo nella sceneggiatura dove mostra la realtà di Jean complicata dalla presenza di quella di Loretta e, probabilmente, racconta anche del motivo per cui la loro amicizia durò tutta la vita».

Carrie Coon è Jean Cole

LE DONNE – Keira Knightley: «Per me il film è una storia d’amore per le giornaliste investigative. E sottolinea davvero quanto sia importante avere donne in una posizione di potere nella narrazione perché sono state loro a dire: “Questa è una storia importante. Queste sono informazioni che devono essere rese pubbliche per tenere al sicuro le donne di Boston”. E penso anche che all’epoca sia stata una storia ignorata dall’establishment maschile. Non so se i loro colleghi uomini ne avrebbero intercettato l’importanza. Penso sia meraviglioso far parte di un film che evidenzia quanto sia importate avere quante più giornaliste possibili per la sicurezza delle nostre comunità…».

Lo Strangolatore di Boston
Knightley e Chris Cooper in un altro momento del film.

LORETTA MCLAUGHLIN – Keira Knightley: «La sua tenacia mi ha ispirato. Ho parlato con alcune donne che hanno visto il film e continuava a venire fuori una parola che trovo molto affascinante. Mi dicevano che è stata: «una visione catartica». E penso di averlo sperimentato anch’io mentre leggevo la sceneggiatura. Penso a tutte le cose con cui si è scontrata Loretta, che si tratti del posto di lavoro dominato dagli uomini o del tentativo disperato di avere una vita familiare e professionale, di far crescere i propri figli e, al tempo stesso, di cercare di ottenere giustizia per queste donne. Credo siano aspetti con cui molte donne possono relazionarsi. E penso che la sua tenacia, il fatto che sia diventata una giornalista premiata amata dai suoi figli, sia una fonte d’ispirazione». 

Keira Knightley e Carrie Coon in un’altra scena del film

LE OPPORTUNITÀ – Carrie Coon: «Il fatto che siano state “cancellate” dalla storia dopo essere state parte integrante della risoluzione del caso e che abbiano costretto il dipartimento di polizia a condividere le loro informazioni è stata la parte più scioccante per me. I loro non sono stati menzionati. Inoltre le storie di come sono diventate giornaliste erano molto avvincenti e commoventi. Ho ritrovato echi della vita delle donne che hanno fatto parte della mia nel Midwest. Una delle mie nonne era insegnate mentre l’altra era casalinga. Quelle erano le opportunità disponibili per le donne all’epoca, oltre al ruolo da segretaria. Quindi la lotta di Jean per diventare giornalista è stata molto emozionante per me. Inoltre avevo visto Crown Heights e penso che Matt sia un regista profondamente morale. Sapevo che il suo interesse per questa storia era femminista».

Lo Strangolatore di Boston
Un’immagine de Lo Strangolatore di Boston

LA SORELLANZA – Keira Knightley: «Io e Carrie siamo entrambe madri di due bambini piccoli. C’è qualcosa di molto bello nel mettere piede su un set e guardare un’altra donna negli occhi e capirsi totalmente. È stata una gioia girare con lei. Potevamo guardarci negli occhi insonni e capirci come a dire “Ti guardo le spalle”…».

  • INTERVISTE | Keira Knightley: «Io e la mia Colette». 
  • VIDEO | Qui sotto potete il trailer de Lo Strangolatore di Boston: 

 

 

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