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Joker: Folie à Deux | Joaquin Phoenix, Lady Gaga e un sequel dal fiato corto

La musica, New York e lui non è più solo. Il mondo? Il loro palcoscenico. Al cinema dal 2 ottobre

Un estratto da una scena di Joker: Folie à Deux di Todd Phillips: Dal 2 ottobre al cinema con Warner Bros. Pictures
Un estratto da una scena di Joker: Folie à Deux di Todd Phillips: Dal 2 ottobre al cinema con Warner Bros. Pictures

ROMA – Joker non è un martire e Arthur Fleck è solo una vittima della società. Sembra dirci questo il regista Todd Phillips già dai primissimi momenti di Joker: Folie à Deux, sequel di questa versione di scorsesiana memoria del noto villain DC a cui Joaquin Phoenix torna a prestare corpo, volto e voce dopo la consacrazione con l’Oscar nel 2020 come miglior attore protagonista proprio per questo ruolo. Ma ora Arthur Fleck non è più solo: Folie à deux – che si traduce dal francese come follia a due – è usato in psichiatria per descrivere il disturbo psicotico condiviso, ossia proprio come quello che in questo sequel Joaquin Phoenix condivide con Harleen “Lee” Quinzel (meglio conosciuta come Harley Quinn), ovvero Lady Gaga.

Joaquin Phoenix e Lady Gaga in un momento del film
Joaquin Phoenix e Lady Gaga in un momento del film

Dopo aver ucciso il presentatore Murray Franklin in diretta televisiva, Arthur Fleck è in carcere in attesa di processo per gli omicidi commessi: il viceprocuratore Harvey Dent invoca a gran voce la pena di morte per Joker, ma Arthur tenta la via dell’infermità mentale con il suo avvocato Maryanne Stewart (Catherine Keener). Deriso dai suoi carcerieri, in particolare dal secondino Jackie (Brendan Gleeson), Arthur viene introdotto per scherno nel coro del braccio di minima sicurezza di Arkham. Qui conosce Lee (Lady Gaga), una giovane donna di cui si innamora all’istante. E mentre il giorno del processo si avvicina, i due intraprendono una relazione tra amore, musica e oscurità.

Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, dal 2 ottobre al cinema con Warner Bros. Pictures
Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, dal 2 ottobre al cinema con Warner Bros. Pictures

L’annuncio che il sequel di Joker sarebbe stato un musical aveva suscitato parecchio scetticismo, soprattutto considerando il successo del primo film e la sua natura atipica, spesso liquidata come un semplice “cinecomic”. Tuttavia, per i più scettici, è importante chiarire che Folie à Deux non è un vero e proprio musical, ma un film con una forte componente musicale. Come giustificare altrimenti la presenza di Lady Gaga? In un musical tradizionale, il canto è parte integrante della narrazione, ma qui le canzoni interrompono questa logica, rivelando l’illusioni di emozioni che espresse solo nell’immaginazione del protagonista.

Joaquin Phoenix è di nuovo Arthur Fleck nel sequel del film
Joaquin Phoenix è di nuovo Arthur Fleck nel sequel del film

Nei rari momenti in cui il canto esce da questa dimensione fantastica (che omaggia i musical di Broadway), perde la sua forza, risultando meno coerente in una realtà che, nonostante la splendida voce di Lady Gaga, fa fatica a trovare coesione. A un certo punto, persino Arthur chiede a Lee di smettere di cantare, e molti spettatori potrebbero trovarsi d’accordo con lui. Ma perché inserire questi elementi musicali allora? Al di là di mostrare il talento di una popstar di fama mondiale, il canto rappresenta in modo scenico e simbolico il legame tra Arthur e Lee, manifestando la dicotomia dei loro disturbi e la natura distorta del loro amore.

Lady Gaga è Lee Quinzel
Lady Gaga è Lee Quinzel

Gli elementi musicali, contrariamente a quanto si possa pensare, sono l’unico vero slancio creativo di questo film, ma risultano purtroppo isolati: Folie à Deux avrebbe potuto funzionare come un capitolo iniziale; essendo un sequel, finisce per annullare tutto ciò che aveva funzionato nel primo film. La trasformazione di Arthur in Joker scompare in funzione di un mero espediente narrativo, senza continuità o logica in una sceneggiatura che evidenzia i limiti del regista Todd Phillips, alimentando i dubbi che il suo successo con il primo Joker sia stato, in parte, casuale. L’’intento – lodevole – di creare un prodotto distante dai fumetti finisce con Folie à Deux che cerca di attingere proprio da quelle stesse pagine, con risultati superficiali specialmente nella rappresentazione di Harley Quinn.

Un momento di Joker: Folie à Deux
Un momento di Joker: Folie à Deux

Lungi dal volere la versione di Margot Robbie, ma qui il personaggio di Harley si appoggia esclusivamente sulle doti vocali di Lady Gaga, senza un vero sviluppo che sia coerente con l’universo del Joker interpretato da Joaquin Phoenix. Anche proprio con Joaquin Phoenix, la sceneggiatura non osa abbastanza, limitandosi a riproporre una copia sbiadita della performance che aveva incantato il pubblico del primo film. Il risultato è una storia priva di profondità che tenta di suscitare empatia ma senza avere i giusti strumenti per riuscirci. Si finisce così per deludere i fan della pellicola originale.

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