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Io sono Babbo Natale | Gigi Proietti, il Natale e quel sogno firmato da Edoardo Falcone

Il copione, la coppia, il realismo e quel regalo prima della fine: ma perché riscoprirlo a Natale?

Io sono Babbo Natale
Marco Giallini e Gigi Proietti in Io sono Babbo Natale.

ROMA – L’uscita continua di troppi film spesso implica il fatto che altri film vengano dimenticati o archiviati troppo in fretta. Succede sempre più spesso ed è accaduto anche qualche anno fa a un piccolo e delizioso film italiano come Io sono Babbo Natale, diretto da Edoardo Falcone. La storia? Quella di Ettore (Marco Giallini), ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata che non ha grandi prospettive se non quella di continuare la carriera da rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola Natalizi (Gigi Proietti, al suo ultimo film), un simpatico signore che non possiede oggetti di valore, anziano mite e gentile sempre pronto a dare, senza mai chiedere nulla in cambio che gli rivela di essere Babbo Natale.

Io sono Babbo Natale
Lui è peggio di me: Giallini e Proietti in Io sono Babbo Natale.

«Ho scritto il film pensando a Marco e Gigi», ha spiegato Falcone la genesi del film a Hot Corn, trovate l’intervista in fondo all’articolo. «Perché nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità. Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo, anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna, dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande dono. Forse Babbo Natale esiste davvero….».

Io sono Babbo Natale
Giallini e Proietti in un altro momento del film.

Il risultato? Una commedia fantasy di impronta americana, nel senso che negli Stati Uniti i film natalizi fanno genere a parte mentre qui da noi hanno fatto sempre fatica e chissà perché. Un film che vuole essere per tutti ‐ grandi e piccoli ‐ e in cui una volta tanto non troverete il perfido di turno che vuole distruggere il Natale e tutto quanto ruota attorno al Natale. C’è solo vita reale, un mondo vero come quello che ci sta attorno. E, a proposito di film trascurati, sempre diretto da Falcone riscoprite anche Il principe di Roma, rilettura del Canto di Natale di Dickens ma con ambientazione e riferimenti italiani e romani.

  • VIDEO | Qui Edoardo Falcone racconta Io sono Babbo Natale:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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