VENEZIA – «Le regole nascono per fare in modo che tutti quelli che cercano di piegare la socialità a proprio uso e consumo, per un proprio tornaconto personale, vengano fermati e tutelate le persone più fragili che non possono difendersi. Questo purtroppo non avviene e il nostro Paese ne è uno specchio. Potremmo citare molti processi che non sono riusciti a punire imprenditori che hanno devastato il Paese e, magari, si accaniscono con i giovani che manifestano contro quella persona». Elio Germano riflette su uno dei temi al centro de Il Signore delle Formiche, il film di Gianni presentato in Concorso a Venezia 79 in cui il regista ricostruisce il processo al drammaturgo e poeta Aldo Braibanti accusato di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, fisicamente e psicologicamente, un suo studente più giovane. Solo un pretesto per colpirlo in quanto omosessuale.
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- Il Signore delle Formiche: video intervista a Gianni Amelio e Lo Cascio
La video intervista per Il Signore delle Formiche è a cura di M. Santacatterina:
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