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Luigi Lo Cascio: «Il Signore delle Formiche, la poesia e l’insegnamento di Aldo Braibanti»

Tra l’intolleranza, il senso di comunità e il potere della letteratura: l’attore si racconta a Hot Corn

Luigi Lo Cascio
Luigi Lo Cascio

VENEZIA – «È bellissimo interpretare figure così alte, così profonde, proprio perché è giusto mettersi da parte per lasciare spazio a persone che si sono poste problemi e ne hanno fatto materia di ricerca di tutta una vita. Come si fa a cambiare la società? È molto complesso. Ma la formica ci fornisce un modello. Lui parlava della nostra sorella terrestre. In tutte le case ci sono formiche di cui nemmeno ci accorgiamo e, invece, potrebbero insegnarsi tantissimo. Quello che piace a Braibanti è l’aspetto sociale, il super organismo, il modo di stare insieme, cooperare, avere un progetto comune senza che sia qualcosa a deterimento della libertà». Luigi Lo Cascio racconta Il Signore delle Formiche, il film di Gianni Amelio presentato in Concorso a Venezia 79 incentrato sul processo che vide protagonista, suo malgrado, Aldo Braibanti, accusato di plagio nei confronti di un suo studente più giovane. Un pretesto per per colpirlo per la sua omosessualità.

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La video intervista a Luigi Lo Cascio è a cura di Manuela Santacatterina:

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