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Il Giorno Sbagliato | Non aprite quello sportello e la road rage di Russell Crowe

Un thriller sottovalutato (e attuale) archiviato troppo in fretta. Ma perché riscoprirlo in streaming?

Il Giorno Sbagliato.
Russell Crowe in una scena de Il Giorno Sbagliato.

MILANO – Un film molto atteso qualche anno fa per un risultato al botteghino piuttosto modesto (40 milioni di dollari in tutto il mondo, ma in pieno post-COVID), eppure Il giorno sbagliato, film diretto da Derrick Borte con un ritrovato Russell Crowe avrebbe meritato miglior fortuna, anche perché tocca un tema che di fatto è ormai un problema quotidiano, usando il fenomeno sempre più diffuso della road rage, – la rabbia della strada, quella che vede automobilisti impazzire e finire nella cronaca nera – per rendere visivamente l’idea di una società che sta andando sempre più alla deriva. In definitiva: un film piuttosto scomodo per una verità scomoda: quella che siamo tutti potenzialmente degli esseri umani fuori controllo.

 Il giorno sbagliato
Caren Pistorius in una scena de Il giorno sbagliato.

Ma andiamo al dunque: il ritmo della pellicola è dato dalla prima, eloquente, sequenza, che è un po’ una summa di quello che stiamo diventando. Stress, ansia e frenesia causate dal lavoro, dalle disuguaglianze sociali e dalla pressione dei social media non fanno altro che aumentare una frustrazione e un’irritabilità che ci sono connaturate. «Stiamo andando all’indietro…», sentiamo affermare da una voce alla radio. Forse è vero, forse no, in fondo lo aveva detto anche Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia, ed era solo il 1992. Forse ci siamo assuefatti a crederlo, dopo averlo sentito ripetere ancora e ancora dai telegiornali, dalla radio, dalle notizie che ci accompagnano da quando ci svegliamo fino a quando chiudiamo gli occhi la sera.

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Non fatelo arrabbiare: Russell Crowe ne Il giorno sbagliato.

E quindi? Quindi la rabbia che in La notte del Giudizio aka The Purge (e più o meno qui ci si muove nello stesso universo, ve lo ricordate?) l’oligarchia e i padri fondatori erano riusciti a eliminare dalla quotidianità, qui scorre invece incontrollata, figlia di una società che non sa mettere un freno a sé stessa. Il risultato? Russell Crowe è eccezionale – e ce lo ricorda ancora una volta per chi troppo spesso lo archivia a Il Gladiatore – in un ruolo che caratterialmente non gli si addice e si mette alla prova, impersonando “l’uomo”. Il suo personaggio, simbolicamente, non ha nome – proprio perché potrebbe essere chiunque di noi. Anche quando sfocia nei cliché del B-movie, Il giorno sbagliato riesce comunque a diventare uno specchio dentro il quale lo spettatore si guarda, e insieme diventa protagonista.

«Mamma, non mi sembra una grande idea far arrabbiare il Gladiatore».

Allo stesso modo il commentario sociale, per quanto semplicistico e fermo alla soglia di un discorso molto più ampio, riesce comunque ad affondare il colpo. Duro? Sicuramente. Cinico? Anche. D’altronde, non se l’è immaginato certo il regista Borte che assistere e filmare una scena di violenza o una tragedia porta più visualizzazioni (anzi, la tendenza è in rapido peggioramento). E allora ecco che l’unica reazione che un’aggressione in un ristorante suscita è quella di accendere la fotocamera del telefono e riprendere. E che dire della privacy? Immerso nella follia del personaggio, Crowe ruba il cellulare della sua sfortunata vittima, Rachel (Caren Pistorius), e con un solo gesto ha accesso a tutta la sua vita.

La strada della paura: Crowe ne Il giorno sbagliato.

Adrenalinico? Sì, ma Il giorno sbagliato – che trovate su Prime Video e AppleTV+ a noleggio – è anche terrificante se si inizia a pensare che chiunque ci troviamo accanto a un semaforo potrebbe essere quell’uomo che decide di insegnarci cosa significa (veramente) una brutta giornata. I colpi di scena posizionati, che riescono a cogliere alla sprovvista e a far saltare sul posto, non fanno che enfatizzare la violenza pura che ci accompagna sin dai primi istanti e il cui fantasma non ci lascia. Nemmeno dopo l’ultimo frame. Una reminiscenza costante, come costante è la consapevolezza che su quello schermo non stiamo vedendo (solo) un film. Il giorno sbagliato fa anche, e ormai, parte della nostra realtà. Ecco, il problema poi sarà riprendere serenamente l’automobile dal parcheggio…

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  • VIDEO | Qui il trailer de Il giorno sbagliato:

 

 

 

 

 

 

 

 

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