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I Tempi che Cambiano | Catherine Deneuve, Gérard Depardieu e un film da riscoprire

Delicato, sobrio, essenziale? Sì, ma non solo: ecco perché rivedere (gratis) il film di André Téchiné

I Tempi che Cambiano
Catherine Deneuve e Gérard Depardieu ne I Tempi che Cambiano

MILANO – Catherine Deneuve e Gérard Depardieu. Bastano questi due nomi per far riaffiorare nella mente di tanti cinefili svariate mirabilie del cinema francese. Li ricordiamo insieme in quell’intramontabile classico L’ultimo metrò di François Truffaut, capolavoro da vedere e rivedere, ma non è l’unico film ad averli visti uniti. Nel 2004 infatti fu André Téchiné a riunirli ne I tempi che cambiano, protagonista del nuovo episodio di French Touch recuperabile gratis su CHILI (lo trovate qui). Antoine (Depardieu) è un ricco ingegnere edile parigino che viaggia verso Tangeri per un incarico di lavoro. È in realtà, tuttavia, un’altra missione a spingerlo verso questa meta: ritrovare e riconquistare Cécile (Deneuve), primo e unico grande amore. L’intreccio sarebbe sufficientemente lineare se lei, nel frattempo, non si fosse sposata con un altro uomo e non avesse deciso di ospitare sia un figlio confuso sulla propria sessualità, sia la pseudonuora.

Catherine Deneuve e Gerard Depardieu
Catherine Deneuve e Gerard Depardieu

Errore madornale sarebbe tuttavia liquidare questo titolo come un semplice trito e ritrito melò: siamo infatti certi che I tempi che cambiano sarebbe molto piaciuto persino a Éric Rohmer. Come nei bei film rohmeriani si parla tanto, ma con l’intelligenza e l’essenzialità che solo il bravo sceneggiatore sa immortalare sullo schermo con maestria. Cécile, ad esempio, descrive perfettamente l’essenza di Antoine: “un uomo che non ha paura dei sentimenti”, qui restituito dalle corde più teneramente vulnerabili di un bravissimo Depardieu. Antoine, da par suo, crede a tal punto nelle ragioni del cuore da aspettare il suo amore per trent’anni, confidando che regalare rose rosse nell’anonimato e ricorrere alla stregoneria basteranno a riportargli colei che ha promesso amore eterno. Il complesso sistema di personaggi comprimari peraltro non disturba la narrazione principale, anzi ne agevola l’arricchimento di un (inevitabilmente) frammentato discorso amoroso sulle relazioni interpersonali.

Faccia a faccia

Ne I tempi che cambiano seguiamo di certo le sorti di tanti personaggi, ma non per questo sembra un film corale: si parla quasi esclusivamente in coppia perché ognuno possa avere una propria statura nell’intreccio narrativo. E anche se i segreti sono tanti e le possibili recriminazioni altrettante, non si litiga e non ci sono scene madri: tutto rimane sul delicatissimo filo della sobrietà e della profondità al contempo. Il racconto è inoltre pervaso da due altre tensioni: una di natura geografica nel suo essere sospeso tra il Marocco e la Francia, l’altra di natura cronologica nel fare i conti appunto con i tempi che cambiano e quel passato che (forse) non può più tornare. Cécile si chiederà nel film se si possa rivedere senza rischio una persona che hai amato alla follia: a noi piace credere che certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. E probabilmente lo crede anche André Téchiné.

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