MILANO – No, non tutti i mostri sono selvaggi. Un monito raggelante, eppure ricco di significato. Un monito che racchiude la trama di The Woman, distribuito in Italia da Midnight Factory. Siamo nel 2011 e Lucky McKee – già conosciuto per May e The Woods – presenta al Sundance un nuovo titolo dalla tematica femminile. McKee venne accusato (ingiustamente) di misoginia, anche se la sceneggiatura non presenta nulla di maschilista, anzi. Con uno stile personale e controllo registico, il regista americano riesce in un prodotto ben confezionato, dalla fattura sensibile e personale. La donna che dà il titolo al film non è altro che il capo di quel clan (di feroci cannibali) di Offspring – pellicola del 2010 -, sopravvissuta e divenuta adulta.
Motore di The Woman – che potete recuperare in streaming gratis su CHILI qui – un nucleo familiare composto da un padre, modello del maschio alfa a stelle e strisce, tre figli educati e una moglie amorevole e repressa. Lo spettatore è subito immerso in un’atmosfera di plastica, all’interno di una famiglia perfetta dove però si annida il Male, quello che si nutre di dominazione e schiavitù. Durante una battuta di caccia, infatti, l’uomo incontra nei boschi una donna selvaggia e la prima idea che entra nella sua mente è catturarla per condurla ed educarla alla civiltà. La Donna, segregata in cantina, diventa così il tassello che scomporrà l’infelice quadretto familiare. A farla da padrone, nel suo tentativo di civilizzazione, saranno sadismo e maschilismo mentre l’educazione sommessa esploderà in una violenza senza eguali. Una violenza lenta ma imprescindibile, liberatoria.
La pellicola è ricca di riferimenti alla società assuefatta al modello patriarcale: un’ideologia, questa, che domina bramante di potere, rifiutando ogni forma di diversità. Violento sì – scene splatter e suspense non mancano -, ma mai gratuitamente, The Woman è un horror poco citato, scandito da elementi chiave del genere di appartenenza in una narrazione ben strutturata al punto da non risultare mai banale. McKee, nonostante i limiti di budget, rifugge dai cliché, reinventandosi minuto dopo minuto durante tutta la pellicola, regalando così a The Woman un taglio personale che spicca in una categoria cinematografica in cui è la capacità di distinguersi a fare la differenza.
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