Willem Dafoe e Abel Ferrara: quello tra il regista americano e il cattivo per eccellenza della Hollywood moderna è un sodalizio che si prolunga dal lontano 1998, anno di New Rose Hotel. Da lì in poi il rapporto fra i due è diventato sempre più prolifico, nonostante la seconda collaborazione si sia fatta attendere ben nove anni, con Go Go Tales (2007) prima di arrivare a Pasolini, biopic dedicato a Pier Paolo Pasolini, impersonato da Dafoe e presentato alla Mostra di Venezia.

A qualche anno di distanza proprio da Pasolini, Ferrara dovrebbe ora tornare dietro alla macchina da presa per un nuovo film ambientato in Italia, il cui titolo provvisorio è Siberia e al quale parteciperanno anche Isabelle Huppert e Nicolas Cage. La produzione sarà italo tedesca – Vivo film e The Match Factory con il sostegno di IDM Südtirol Alto Adige Film Fund & Commission (BLS) – mentre il set si sposterà in Alto Adige, in una location a 2500 metri di altitudine. Un progetto di cui si parla da due anni e che ora sembrerebbe arrivare finalmente alle riprese.

Ferrara sul nuovo lungometraggio ha glissato: “Ormai vivo a Roma da quattro anni, sono un soldato romano. Ho scritto il film assieme a Chris Zois, che è anche uno psichiatra, e se devo essere sincero non mi importa tanto dei personaggi né della storia, quanto dell’esperienza tra esseri umani che faremo insieme. Anche se non dovessimo finire il film, quell’esperienza sarà stata importante”.

In realtà si parlerà di una Siberia interiore. La storia è quella di Clint, un uomo distrutto che vive in totale isolamento in una tundra gelata. Impossibilitato a trovare la pace interiore che va cercando, Clint deciderà di intraprendere un viaggio in cui dovrà guardare dentro se stesso (il plot ricorda Into the Wild) e affrontare i propri timori, per ritrovare così la giusta direzione. Sulla carta potrebbe diventare un grande film.
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