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Giorgia Farina: «Tra anima e cuore vi racconto la mia Guida Romantica a Posti Perduti»

Il valore della nostalgia, le VHS, Jasmine Trinca e Clive Owen: la nostra chiacchierata con la regista

Giorgia Farina e Jasmine Trinca sul set di Guida Romantica a Posti Perduti
Giorgia Farina e Jasmine Trinca sul set di Guida Romantica a Posti Perduti

VENEZIA – «La chiamata del Lido è stata un’emozione, ma è il pubblico che mi da la felicità più grande». Mancava da un po’, al cinema, un film di Giorgia Farina. Era il 2015, infatti, quando uscì Ho Ucciso Napoleone, che seguiva il successo del suo esordio, Amiche da Morire. Entrambi i film, (di)mostravano una sensibile vena di black humor, aggiunta ad una notevole dose di talento. Poi, si sa, le cose cambiano (o si evolvono?), così, in questi cinque anni di assenza, la regista ha viaggiato: un po’ in giro per il mondo, con progetti patrocinati dall’UE, dove ha avvicinato i ragazzi dei paesi in via di sviluppo verso il cinema, un po’ in giro per l’Europa, dove ha costruito il suo nuovo film, Guida Romantica a Posti Perduti (dal 24 settembre al cinema), presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 77. E, sarà la nostalgia di un tempo che non c’è più, ma quell’umorismo nero, come ci racconta Giorgia Farina nella nostra intervista – anzi, nella nostra chiacchierata – si è trasformato in una commedia dolce e lieve, dove i tre protagonisti – Jasmine Trinca, Clive Owen e un golden retriever di nome Maurice! – da perfetti sconosciuti si mettono in macchina verso un viaggio che li cambierà per sempre.

I tuoi precedenti film erano pervasi da un preponderante black humor, in Guida Romantica a Posti Perduti invece ci troviamo in un on-the-road molto delicato…

«È vero, del resto ho sempre amato le screwball comedy degli anni ’40 e ’50, penso a La Strana Coppia, o Accadde una Notte con Clarke Gable. Insomma, mi piace il “mettiamoli insieme e vediamo che succede”. Nel mio nuovo film ho fatto proprio questo con i personaggi: li ho uniti, pure se sono estremamente diversi. Come road movie ho pensato a Nebraska di Alexander Payne, mi ha ispirato semplicità e profondità. Ma dovrei citare anche Sideways e soprattutto Il Sorpasso».

Giorgia Farina sul set
Giorgia Farina sul set

Come ne Il Sorpasso, anche in Guida Romantica a Posti Perduti c’è un forte senso di solitudine.

«Ho voluto ricalcare questo tema, cercando di riunire due solitudini, che intraprendono un viaggio alla ricerca di qualcosa, grazie alla strada tracciata dai posti perduti. Ed anche è un viaggio a ritroso nella memoria, e lo facciamo dall’Italia all’Inghilterra. Oltre ad essere un viaggio dentro i protagonisti, ovviamente».

Jasmine Trinca, Clive Owen e... Maurice
Jasmine Trinca, Clive Owen e… Maurice

Ecco, i posti perduti. Qual è il tuo posto del cuore?

«Il posto del cuore è il ricordare quello che ci ha cambiati. Una casa in cui siamo cresciuti, un posto che hai visto, un qualcosa che ci fa risvegliare. In fondo tendiamo a non voler ricordare e il viaggio del film l’ho fatto anche io… penso alla casa di mia nonna, quando ci vado cerco l’interruttore in alto come da bambina. Poi c’è il tavolo su cui sbattevo sempre (dettaglio delizioso che la regista cita nel film ndr.), e mi sembra come di fluttuare in quei corridoi. Ma penso anche alla videoteca, la VHS è un posto perduto! Non esistono più ormai da anni… e lì ho conosciuto il cinema. Insomma, i posti dell’infanzia sono i più belli, ma anche molto malinconici».

Giorgia Farina
Un momento di relax tra un ciak e l’altro

Hai citato le videoteche. Oggi il modo di distribuire i film è molto cambiato.

«Si è persa la ritualità del film e del noleggio, adesso non c’è più. Dai pop-corn preparati la sera o comprati al cinema, pazzesco che una cosa così bella sia scaduta. Certo, la distribuzione on-demand ha pro e contro: per chi è un appassionato o per un regista piange un po’ il cuore vedere un film in tv, ma sono interessanti i film evento, che creano attenzione poi verso la sala. In questo modo raggiungono di più le persone, ma non saprei dire se l’interesse è lo stesso. Uscire e comprare un biglietto è diverso da selezionare un film dal divano. Però il passaparola continua ad esistere, e magari grazie al web vedi film che in sala non avresti trovato…».

La tv, che dalla serie ora infatti punta molto sui lungometraggi.

«La serialità è una grande idea d’intuizione, ed è tipico dei nuovi media cavalcarla: ci si buttano tutti dentro, ma poi si cresce, pian piano si fa una scrematura, e sono poche le serie che restano, come, per esempio I Soprano. Ma, grazie a Clive Owen ho scoperto The Knick…».

Guida Romantica a Posti Perduti
A testa in giù?

A proposito: Guida Romantica a Posti Perduti ha un grande cast internazionale: da Jasmine Trinca a Clive Owen.

«Clive l’avevo in mente, lo avevo visto in ruoli diversi, ci ho provato, ed è stato rapito dai personaggi anti-eroici. Qui c’è emozione e malinconia, con un tocco di commedia, che tengo a mantenere viva. Tutti gli interpreti si sono fatti prendere dalla storia, Jasmine è stata subito protagonista. La lavorazione è stata lunga ed intensa e i rispettivi personaggi hanno un po’ chiamato i loro attori. Si è lavorato sulle lingue: italiano, inglese e francese, dato che con noi c’è Irene Jacob. E Clive ha imparato davvero molto bene l’italiano, sono state importanti le sedute di sceneggiatura prima delle riprese, gli attori mi hanno dato tempo, e abbiamo costruito insieme la nostra Guida Romantica a Posti Perduti».

Qui la nostra intervista a Giorgia Farina:

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