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Foglie al Vento | Aki Kaurismäki, Alma Pöysti, il volere del caso e la forza dell’amore

Il Premio della Giuria a Cannes, gli omaggi a Bresson e Ozu e un dolce cuore narrativo. Ma com’è il film?

Alma Pöysti e Jussi Vatanen al centro della scena di Foglie al Vento, un film di Aki Kaurismäki, ora al cinema
Alma Pöysti e Jussi Vatanen al centro della scena di Foglie al Vento, un film di Aki Kaurismäki, ora al cinema

ROMA – Due persone sole, Ansa (Alma Pöysti) e Holappa (Jussi Vatanen), si incontrano per caso una notte a Helsinki in uno sgangherato karaoke. È l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Il percorso è però intralciato dall’alcolismo (di lui), dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità. Parte da qui Foglie al vento – Fallen Leaves, il nuovo film di Aki Kaurismäki presentato in concorso ufficiale e vincitore del Premio della Giuria a Cannes 76 e ora al cinema con Lucky Red in collaborazione con BiM Distribuzione. Una tragicommedia romantica e di carattere dolce. Un’allegoria esistenziale dolceamara che del cinema di Kaurismäki può essere inteso per certi versi come un punto di (ri)partenza.

Alma Pöysti e Jussi Vatanen in una scena di Foglie al Vento
Alma Pöysti e Jussi Vatanen in un momento di Foglie al Vento

Almeno, è così che viene inquadrato dall’autore finlandese con la sua solita ironia, e per una ragione ben precisa: «Anche se finora mi sono fatto una reputazione discutibile girando soprattutto film violenti e irrilevanti, ho finalmente deciso, tormentato da tutte le guerre insensate, inutili e criminali, di scrivere una storia sui temi attraverso i quali l’umanità potrebbe avere un futuro: l’anelito all’amore, alla solidarietà, alla speranza e al rispetto per gli altri, la natura e tutto ciò che è vivo o morto. A condizione che il soggetto lo meriti». E c’è la guerra in Foglie al vento, si staglia all’orizzonte, ogni giorno, in apocalittiche trasmissioni alla radio che raccontano di bombardamenti, rappresaglie e contrattacchi continui tra Ucraina e Russia e con esso uno sguardo scuro gettato su di un prossimo futuro nemmeno poi così diverso dall’attuale presente.

Una scena del film
Una scena del film

Da qui la scelta di Kaurismäki di raccontare d’amore come unico rifugio possibile alle brutture del mondo attraverso due agenti scenici definiti dalla Pöysti come: «Due persone sole con dei bagagli emotivi che si incontrano più avanti nella vita. Ci vuole coraggio per innamorarsi più tardi nella vita». Persone semplici, Ansa e Holappa, piene di cicatrici, danneggiate, apparentemente incastrate in vite sbiadite dalla solitudine, eppure fatte trovare dal caso orchestrato da Kaurismäki in un dolce perdersi e ritrovarsi in un mondo in preda al caos avvolto tutto in costruzioni d’immagine dai colori pastello. Una narrazione fiabesca resa ancora più straniante dal tipico tocco Kaurismäki di umorismo dissacrante (e spesso spiazzante nda) di scambi dialogici dal ritmo cadenzato con cui raccontare della semplicità e della spontaneità della vita e con essa di sospiri, attese e piccoli baci che fanno suonare violini.

Ansa, Holappa e L'argent di Robert Bresson sullo sfondo...
Ansa, Holappa e L’argent di Robert Bresson sullo sfondo…

Più precisamente la Sinfonia n°6 di Tchaikovsky (nota anche come la Patetica), un topos dell’autore finlandese. E poi c’è il cinema. Su ammissione dello stesso Kaurismäki: «In questo film faccio disinvoltamente un piccolo plauso ai miei dei: Bresson, Ozu e Chaplin». Omaggi fatti di riferimenti grafici (L’argent, Il disprezzo), suggestioni filmiche (Breve incontro, Un amore splendido), e quel bistrattato I morti non muoiono che sembra quasi il controcanto allegorico di un mondo in preda ad un’apocalisse di valori e sentimenti. Infine la coltre ispiratrice di Ozu e di un cinema che secondo Kaurismäki: «Non ha mai avuto bisogno di omicidi e violenza per raccontarci l’essenziale della vita». Un film commuovente, delicato e gioioso, Foglie al vento, dedicato a tutti i sensibili di cuore là fuori.

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Qui sotto potete vedere il trailer del film 

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