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Fiori d’acciaio | Julia Roberts e la storia vera che ha ispirato il film

Un’esperienza tragica, un cast di stelle e un’amicizia che dura una vita: così è nato un cult

Julia Roberts

MILANO – Un classico senza tempo. Il film perfetto se volete piangere calde lacrime e scoppiare in fragorose risate. Un cult tutto al femminile che, a oltre trenta anni dal suo debutto nelle sale americane, non ha perso un briciolo della sua forza. Stiamo parlando di Fiori d’acciaio, la commedia agrodolce diretta da Herbert Ross, già coreografo per Barbra Streisand in Funny Girl nonché regista di Provaci ancora, Sam. In scena un cast d’eccezione: Julia Roberts, Sally Field, Dolly Parton (sì quella della #DollyPartonChallenge, ma anche l’indiscussa regina della musica country), Shirley MacLaine, Daryl Hannah e Olympia Dukakis.

Julia Roberts
I Fiori d’acciaio: Shirley Maclaine, Olympia Dukakis, Sally Field, Julia Roberts, Daryl Hannah e Dolly Parton

La storia? A Chinquapin Parish, in Louisiana, un gruppo di affiatate amiche – ognuna con il proprio carico di pregi e difetti – si riunisce per scambiarsi confidenze, consigli e battute al vetriolo nel salone di bellezza di Truvy Jones (Parton). L’ultima arrivata è l’aspirante estetista Annelle (Hannah) che viene subito coinvolta nei preparativi per il matrimonio della dolce Shelby (Roberts) con l’affascinante Jackson Latcherie (Dylan McDermott, vero fidanzato della diva Julia fino a che lei non gli preferì Kiefer Sutherland). Annelle conosce così la bisbetica Ouiser («Io non sono matta, sono solo di cattivo umore da 40 anni»), la gioiosa Clairee (Dukakis) e l’iperprotettiva madre della sposa M’Lynn Eatenton (Field).

Julia Roberts
Tom Skerritt accompagna all’altare la “figlia” Julia Roberts in Fiori d’acciaio

Seguendo la tradizione del Sud degli Stati Uniti, il matrimonio viene celebrato in un tripudio di addobbi rosa, colpi di rivoltella, eccentriche torte a forma di armadillo e adorabili schermaglie familiari. Sarà quello il punto di partenza di una straordinaria amicizia fatta di lacrime, risate ed esplosioni emotive. La vita infatti andrà avanti fra alti e bassi, fino a quando la morte entrerà in scena portandosi via Shelby. Seguiranno una sequenza da antologia, che ci mostra M’Lynn con il cuore a pezzi oltre che tutta la bravura di Field, e la battuta chiave di Fiori d’acciaio affidata a Clairee: «Le cose si stavano facendo strazianti, ci voleva una risata!». Ed è proprio su questo fragile equilibrio che si muove la storia scritta Robert Harling.

Julia Roberts
Sally Field, Daryl Hannah, Olympia Dukakis, Shirley Maclaine e Dolly Parton sul set di Fiori d’acciaio

Il film nasce dalla tragica esperienza vissuta dallo sceneggiatore. Nel 1985 la vita di Harling fu infatti sconvolta dalla perdita della sorella Susan, scomparsa a causa di una grave forma di diabete poco dopo aver dato alla luce suo figlio. Costretto a fare i conti con il lutto, Robert scrisse un breve racconto da lasciare al nipotino per aiutarlo a ricordare la mamma, vero fiore d’acciaio o steel magnolia, così come vengono comunemente definite le donne negli Stati del Sud. Adattato per il teatro nel 1987, quel testo è stato poi portato sul grande schermo. Così in Fiori d’acciaio Susan è tornata a vivere con il nome di Shelby e il sorriso di Julia Roberts.

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