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Danny Torrance e la vita dopo Kubrick | Ma che fine ha fatto il bambino di Shining?

L’Overlook Hotel, un triciclo e Jack Nicholson: storia di un giovane attore e un cult del cinema

Shining
Illustrazione di billyboyuk

MILANO – Per qualche bambino prodigio – vedi Jodie Foster – la carriera comincia molto presto e prosegue poi per lungo tempo, magari inizia a dieci anni con un film della Disney (Due ragazzi e un leone, era il 1972) e poi arriva all’Oscar (Sotto accusa, era il 1989). Per altri bambini invece le cose non vanno proprio così linearmente, anzi, al contrario: scelti per un film destinato poi a diventare un classico della storia del cinema, in breve tempo spariscono, proprio come è successo al piccolo Danny Lloyd di Shining (lo trovate su CHILI). A volte la scelta è loro, a volte rimangono schiacciati dalla fama, altre volte vengono colpiti da beffarde storie del destino, come nel caso già raccontato da Hot Corn del piccolo Matthew Garber di Mary Poppins.

shining
Una scena del film

Nel 1977 Danny Llyod aveva cinque anni ed era solo un bambino come tanti di Pekin, nell’Illinois. Suo padre, un giorno, ascoltando la radio, scoprì che cercavano un bambino pressapoco della sua età per un film in pre-produzione. Così mandò una foto, quasi per gioco. «Disse che cercavo di attirare sempre l’attenzione quando ero a casa», ha ricordato al Guardian lo stesso Llyod, «che avrei potuto fare l’attore. Ma nessuno credeva davvero mi avrebbero chiamato».

Danny Lloyd in una delle scene più iconiche di Shining

E invece un giorno, nella placida casa dei Llyod, squillò il telefono, e il piccolo Danny venne personalmente convocato sul set di quel film dall’assistente di Stanley Kubrick. Il resto è leggenda, ma tra le (molte) cose false raccontate su Shining e sulla lavorazione di quella pellicola è che sarebbe stato un evento talmente traumatico per Llyod da farlo ritirare per sempre dalle scene.

Danny Lloyd e Jack Nicholson in una scena del film

«Ho letto molte cose sul mio conto, ma no, non è andata proprio così», ha ammesso Llyod, «Kubrick e Jack Nicholson furono sempre molto gentili sul set e, per quanto possa apparire assurdo, io pensavo di girare un film su una famiglia problematica che viveva in un hotel. Punto. Mai percepito l’orrore che sarebbe poi arrivato sullo schermo. Su questo Kubrick fu sempre molto attento nel proteggermi e per anni ci mandò anche a casa gli auguri di Natale».

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Danny Lloyd è Danny Torrance

Il piccolo Danny girò poi solo un altro film (l’inedito Will: G. Gordon Liddy) prima di sparire e capire che, in fondo, il cinema non faceva per lui e che era roba troppo noiosa per proseguire. Oggi Llyod ha 47 anni, ha quattro bambini che ogni sera mette a letto, e vive felicemente annoiato a Elizabethtown, nel Kentucky, dove fa il professore di biologia. Nessun rimpianto per la vita dopo Shining? No. Anzi, sì, uno c’è: «Mi avevano promesso il triciclo che usavo sul set, ma in realtà non me lo hanno mai mandato…».

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