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Escobar – Il fascino del male | La storia vera dietro a un amore disperato

L’amore, la droga, la morte: la storia vera di Virginia Vallejo e della sua autobiografia

Javier Bardem e Penelope Cruz in Escobar - Il fascino del male.

MILANO – È ancora oggi uno dei narcotrafficanti più famosi al mondo, in grado di tenere sotto scacco il governo colombiano dopo aver istituito il cartel di Medellin ed essersi guadagnato il titolo di “signore della droga”. La vita di Pablo Escobar è nota, come sono noti i vari adattamenti che ne sono stati tratti negli anni, dall’Escobar di Andrea di Stefano fino alla serie Narcos targata Netflix. Uno dei più interessanti, però, è Escobar – Il fascino del male, film del 2017 diretto da Fernando Leòn de Aranoa con Javier Bardem e Penelope Cruz. Particolare, più che altro, il fatto che il film sia tratto dall’autobiografia Amando Pablo, odiando Escobar della giornalista colombiana Virginia Vallejo, interpretata da Penelope Cruz.

Escobar - Il fascino del male
Penelope Cruz e Javier Bardem in una scena del film.

È sì la storia dell’ascesa al potere di uno dei più potenti narcotrafficanti di sempre, ma è anche una storia d’amore. La storia della relazione tra Escobar e Virginia tra il 1983 e il 1987, quando era la sua amante, prima di lasciarlo e decidere di diventare collaboratrice di giustizia. Ma andiamo con ordine. Nata a Cartago da una famiglia dell’alta borghesia, all’apice della sua carriera era affascinante, ricca, un viso noto delle principali trasmissioni in onda sulla TV colombiana. Finché un giorno, il caso volle che la sua strada e quella di Escobar si incrociassero. Lei doveva intervistarlo, nell’Hacienda Nápoles, circa la sua intenzione di entrare in politica. A quella seguì una seconda intervista. E tra gli animali importati illegalmente dall’Africa e costosissimi regali, iniziò una relazione tra i due.

Escobar, che si considerava un moderno Robin Hood, la ricopriva di attenzioni e gioielli, ma la usava anche come fonte di informazioni e per i suoi giochi di potere. Nonostante Virginia abbia chiesto più e più volte, negli anni successivi, di non dipingere la loro relazione come la bella e la bestia, è esattamente quello che sembra. La passione e l’attrazione tra i due venne presto messa in ombra dagli atteggiamenti dell’uomo, che nei quattro anni trascorsi insieme non le risparmiò minacce e violenze. Ma Virginia era attratta dall’uomo che si celava dietro i soldi e il potere, ed era anche interessata ad osservare una persona così potente da vicino. Nonostante questo, la relazione che era esplosa tra i due l’aveva lasciata vuota, senza più niente dentro e fuori di sé.

Da qui la decisione di scappare, avventurandosi negli Stati Uniti con venticinque centesimi in tasca e una richiesta come rifugiata politica. Quando nel 1993 la corsa di Escobar finisce sui tetti di Medellin, finisce anche la sua odissea. Ma in patria viene abbandonata da tutti e nel 2006 decide di collaborare con la Dea e diventa testimone chiave di due dei più importanti processi messi in atto. Decide infine di rimanere in America, dove vive tutt’ora all’età di 71 anni, continuando la sua vita di giornalista e scrittrice, con la pubblicazione della sua autobiografia e poi Escobar – Il fascino del male. Il racconto sincero di una donna che è stata al fianco di un uomo in grado di sconvolgere il mondo, senza però mai rimpiangere le sue scelte.

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