in

Emilia Pérez | Audiard, Katia Sofia Gascón e quel caleidoscopio di amore e morte

Le attrici, la musica, quella regia e Écoute di Boris Razon: un altro punto di vista su un cult

Zoe Saldaña in una scena di Emilia Pérez
Zoe Saldaña in una scena di Emilia Pérez

ROMA – Il film ve lo abbiamo già raccontato (lo trovate qui) perché non è una pellicola semplice e merita più punti di vista. E così dopo Cannes, il passaggio a Roma e in attesa del 9 gennaio – quando finalmente arriverà nei cinema – ecco Emilia Pérez, vincitore del Premio della Giuria e Palma d’oro, ma soprattutto il nuovo film di un autore come Jacques Audiard, che raramente sbaglia un colpo (ricordate Romain Duris in Tutti i battiti del mio cuore?) e che sulla Croisette aveva raccontato il film a modo suo (trovate l’intervista qui). Ma cos’è Emilia Pérez? Un film che spiazza per la durata di centotrenta minuti senza mai annoiare, toccando diversi generi, dal drama al musical, dal grottesco al gangster movie, senza soluzione di continuità, anzi, addirittura mescolando i generi senza problemi e senza limitazione alcuna.

Emilia Pérez
Zoe Saldana e Katia Sofia Gascón in una scena di Emilia Pérez.

A tutto questo e al tocco di Audiard aggiungeteci la magnifica interpretazione delle tre attrici – Zoe Saldana, Katia Sofia Gascón e Selena Gomez – e avete fatto bingo, come si sente spesso durante la pellicola. Ma facciamo un passo indietro: la vicenda, tratta da Écoute di Boris Razon, inedito in Italia, comincia in Messico con Rita Moro Castro (Saldana), giovane avvocato – idealista e capace, ma frustrata dal suo lavoro – che viene letteralmente rapita da un boss del cartello messicano, il temibile Juan Manitas Del Monte (Katia Sofia Gascón, prima attrice trans a ricevere il premio a Cannes), che le propone un lavoro che la renderà ricchissima. Manitas – sposato con Jessi (Selena Gomez) e padre di due bimbi – vuole essere aiutato a fare una  transizione di genere, desidera diventare donna come si è sempre sentita e quindi ricominciare una nuova vita.

Zoe Saldana in un altro momento.

Da qui parte una serie di rocambolesche avventure che porteranno i nostri dal Messico alla Svizzera, a Londra e di nuovo in Messico, tra canzoni e coreografie degne dei musical della grande tradizione americana, tra Broadway e pallottole, inseguimenti in auto e sparatorie, scene madri drammatiche alternate a momenti di ilarità e amore. Meglio non rivelare altro per non rovinare la sorpresa di un’opera che coinvolge toccando tanti (grandi) temi, dalla forza delle donne alla transizione di genere, riuscendo a far immedesimare lo spettatore senza annoiarlo. Merito della regia di un Audiard in stato di grazia (e recuperate anche I fratelli Sisters, di cui vi avevamo parlato in West Corn qui), delle coreografie e canzoni, di una fotografia ora patinata ora sporca a seconda del momento, firmata da Paul Guilhaume, già con il regista su Parigi, 13Arr.

Selena Gomez in un’altra scena del film.

Colonna sonora ovviamente favolosa (potete ascoltarla qui sotto, fatelo ad alto volume), che mescola cori messicani e una voce come quella di Aitza Terán, anche se il grande merito della riuscita di questo pazzo caleidoscopio va alle attrici: se la Gomez, ormai affermata sia come cantante che come interprete di Only Murders in the Building, raggiunge la prova della maturità e la Gascón è un’incredibile sorpresa, Zoe Saldana lontana dai ritmi da blockbuster di Avatar qui interpreta davvero il ruolo della vita, tra scene madri, canto e ballo, con incredibile misura, disegnando un personaggio a tutto tondo che è il filo conduttore della storia. Senza dubbio uno dei migliori film dell’anno, non perdetelo. 

  • OPINIONI | La danza di morte di Jacques Audiard
  • INTERVISTE | Jacques Audiard: «Io, Emilia, Zoe e il Messico»
  • SOUNDTRACK | La colonna sonora di Emilia Pérez:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un Commento

Alessandra Gonnella, Luca Ribuoli, Miriam Leone, Giacomo Martelli e Miss Fallaci

VIDEO | Miriam Leone e i registi raccontano il lungo viaggio di Miss Fallaci

Una scena di 200% Lupo, di Alexs Stadermann, dal 24 ottobre al cinema con Notorious Pictures

VIDEO | Alexs Stadermann, quel sequel e una clip in anteprima di 200% Lupo