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Eileen | Thomasin McKenzie, Anne Hathaway e la folie à deux di un thriller da non perdere

Una psicologa, un padre alcolizzato, un segreto. Dal 30 maggio al cinema con Lucky Red e Universal

Thomasin McKenzie, Anne Hathaway e il cuore di Eileen, un film di William Oldroyd, dal 30 maggio al cinema con Lucky Red e Universal Pictures
Thomasin McKenzie, Anne Hathaway e il cuore di Eileen, un film di William Oldroyd, dal 30 maggio al cinema con Lucky Red e Universal Pictures

ROMA – Nella Boston degli anni Sessanta, la giovane Eileen Dunlop conduce una vita monotona lavorando come segretaria in un riformatorio minorile e prendendosi cura di Jim Dunlop, il padre alcolista. Le cose cambiano con l’arrivo di Rebecca, la nuova psicologa del carcere. Brillante e disinvolta, Rebecca esercita un fascino magnetico su di lei, che rimane immediatamente attratta dalla sua eleganza. La loro amicizia prende però una piega pericolosa quando Rebecca le rivela un oscuro segreto. Eileen, un film di William Oldroyd con protagonisti Thomasin McKenzie, Anne Hathaway, Shea Whigham, Siobhan Fallon Hogan e Owen Teague (Il Regno del Pianeta delle Scimmie). Dal 30 maggio al cinema con Lucky Red e Universal Pictures.

Anne Hathaway in un momento di Eileen
Anne Hathaway in un momento di Eileen

Prima che brillante opera cinematografica capace di stregare il pubblico indie del Sundance Film Festival 2023, Eileen è un’opera letteraria. Un romanzo di formazione del 2015, firmato Ottessa Moshfegh (edito in Italia da Mondadori nel 2017) che racconta la conquista della libertà geografica da un ambiente claustrofobico e oppressivo che è anche esplorazione di una libertà che investe il corpo e i desideri femminili. Questo nel 1964, anno di possibilità limitate e prescritte per le donne. Un romanzo nato con l’intenzione di: «Attirare il lettore in cerca qualcosa di commerciale da leggere su un aereo, qualcosa che gli somigliasse, e che potrebbe trasportarlo in un altro posto».

Eileen, un film di William Oldroyd, al cinema dal 30 maggio con Lucky Red e Universal Pictures
Eileen, un film di William Oldroyd, al cinema dal 30 maggio con Lucky Red e Universal Pictures

L’obiettivo della Moshfegh, a quel punto, era quello di provare a scuotere il lettore dalla quiete esistenziale: «Se fossi riuscita a convincerlo a venire con me in questo posto, e sorprenderlo con alcune realtà franche, allora, forse, anche la sua coscienza potrebbe spostarsi un po’». Un’opera prima brillante, Eileen, insignita del Premio PEN/Hemingway 2015, e che già l’anno successivo era prossima alla trasposizione sul grande schermo con l’allora Fox Searchlight e la drammaturga e sceneggiatrice Erin Cressida Wilson (Secretary, Fur, Chloe) allo script. Questo fino alla marcia indietro della stessa Searchlight e l’ingresso di Fifth Season (società della Endeavor), con il coinvolgimento diretto dell’autrice qui firmataria del copione.

Nel cast anche Shea Whigham
Nel cast anche Shea Whigham

Il risultato è un Eileen che, fedele alle sorprendenti intenzioni letterarie della Moshfegh, parte come coming-of-age sulla ricerca del proprio posto nel mondo e di un senso da dare alla propria vita, evolve nelle forme di un thriller psicologico teso con sfumature melò fatto di seduzione e manipolazione, traumi e dolore, piccoli passi nel torbido e azioni sceniche di non ritorno, per chiudere come ferocissima revenge-story. Una narrazione variopinta, tutta costruita intorno alla caotica dinamica relazionale Eileen-Rebecca e sul talento straordinario di due interpreti eccellenti come McKenzie e Hathaway, qui vestite di caratterizzazioni complesse e dagli sviluppi disattesi, che finiscono con il dare ad Eileen un sapore narrativo originale se non perfino inedito.

Thomasin McKenzie in un momento del film
Thomasin McKenzie in un momento del film

Qualcosa a metà tra Douglas Sirk e Alfred Hitchcock, o «Carol incontra Le Iene» per usare le parole della stessa Hathaway. Un cinema lontano, qui rievocato nelle costruzioni d’immagine ricercate tra chiaroscuri e colori tenui e dall’effetto sgranato “da pellicola” intessute da Oldroyd, e di una narrazione elaborata, degna dei fasti del cinema moderno americano, composta di momenti onirici rivelatori delle frustrazioni dell’agente scenico principe, twist spiazzanti, violenza psicologica e fisica, e linee dialogiche capaci di parlare di bellezza e orrore al tempo stesso.

Una scena del film
Una scena del film

Un film di fascino, manipolazione, sangue e sogni mancati, Eileen, che nel ricordarci ancora una volta la bravura fuori scala di un’attrice come la Hathaway – sempre più a suo agio in ruoli ambigui e machiavellici (vedere Mothers’ Instinct per credere nda) – si rivela l’ennesima conferma del talento in crescendo di una McKenzie ancora tutta da scoprire, è vero, ma che dagli esordi di Senza lasciare traccia e Jojo Rabbit, sceglie sempre progetti dotati di carattere e di tratti distintivi e originali. Imperdibile.

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