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Duty of Care | Il documentario su Roger Cox e la rivoluzione dei processi climatici

Un avvocato, una storia incredibile, una sfida impossibile: Nic Balthazar racconta Roger Cox

Duty of Care
L'avvocato Roger Cox con la moglie in una scena di Duty of Care.

SESTRI LEVANTE – Dopo avervi raccontato la visione di Project Iceman – lo trovate qui – al Riviera International Film Festival continua il forte connubio con l’ambiente e la salvaguardia del pianeta, stavolta con Duty of Care – The Climate Trials, documentario in concorso firmato dal belga Nic Balthazar che segue un avvocato olandese, Roger Cox, mentre tenta di fare la storia stabilendo che i governi e le grandi compagnie petrolifere debbano prendersi la responsabilità di prevenire cambiamenti climatici catastrofici. Balthazar apre il documentario spinto dall’ispirazione che ebbe, nel 2006, dopo la visione di un altro famoso documentario con tematiche comuni – Una Scomoda Verità di Al Gore, che già all’epoca fu da apripista per la crescita di attenzioni nei confronti della lotta al riscaldamento globale e di cui vi raccontammo il sequel in un’altra puntata del nostro Hot Corn Green (lo trovate qui).

Duty Of Care
Una delle scene del processo di Duty of Care.

E proprio questo titolo accomuna poi il regista e l’avvocato Cox, convinto anche lui dal documentario dell’ex Vice Presidente degli Stati Uniti d’America, a diventare parte più attiva in questa lotta dove in ballo c’è la salvezza non solo del nostro pianeta, ma anche delle generazioni future. Questa della salvaguardia del futuro dei giovani è il sottotesto preminente in tutta la pellicola, che si palesa anche nei casi che Roger Cox porta in tribunale: prima in Olanda contro la Shell, forse la parte più avvincente della faccenda, che lo vede direttamente coinvolto in quanto sua moglie è figlia di un ex dirigente della Shell. Una questione che non è un problema, ma anzi aiuta lui e la sua famiglia a mettere più in prospettiva questo caso; poi dopo le prime improbabili vittorie, chiamato in Francia per intentare una causa contro la Total, a cui è dedicata la parte finale del documentario che rimane aperto – giustamente – come il nostro futuro sulla questione del cambiamento climatico.

Roger Cox in una scena del documentario.

La storia che il regista tesse la conosciamo tutti bene (purtroppo) ed è quindi un peccato che Duty of Care duri appena 57 minuti, poco meno di un’ora, forse troppo poco per entrare nel merito della questione come tenta di fare Balthazar più volte nel corso del film lanciando degli spunti sempre interessanti che purtroppo rimangono molto in superficie. Ma al di là di questo il ritratto che Balthazar fa di Roger Cox è il ritratto di un uomo determinato spinto da valori umani come appunto quello della famiglia e di un futuro che sia sostenibile per tutti. Un esempio da seguire.

  • HOT CORN GREEN | Cinema e sostenibilità secondo Hot Corn
  • VIDEO | Il trailer di Duty of Care:

 

 

 

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