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TOP CORN | Perché dovreste riscoprire Dickens: L’uomo che inventò il Natale

Il Canto di Natale, Scrooge e Christopher Plummer per un piccolo classico dimenticato (troppo) presto

Dickens: L’uomo che inventò il Natale
Dan Stevens nei panni di Charles Dickens ne L'uomo che inventò il Natale

MILANO – Ma cosa accadrebbe se Charles Dickens si trovasse a vivere le stesse avventure di uno dei suoi personaggi più famosi? Molte cose. La scrittura, si sa, può essere catarsi e, a volte, serve un’esperienza sulla propria pelle prima di metterla in parola. Bharat Nalluri, eclettico regista indiano naturalizzato inglese, ripercorre così l’estro creativo di uno dei più famosi autori della letteratura inglese in Dickens: L’uomo che inventò il Natale – lo trovate in streaming – con Dan Stevens, Jonathan Pryce e, soprattutto, Christopher Plummer. Il film – tratto dal libro di Les Standiford, purtroppo inedito in Italia – è la genesi di una delle storie di Natale più celebri – e che ha conosciuto molti adattamenti per il grande schermo – con l’aggiunta di un tocco fiabesco alla vita del suo autore. Ma andiamo con ordine.

Dickens: L’uomo che inventò il Natale
Dan Stevens e Morfydd Clark sono Charles e Catherine Dickens

Nella Londra del 1843 Charles Dickens (Stevens, lo ricordate Matthew Crawley in Downtown Abbey?) è l’autore più amato, reduce da un trionfale tour americano e dall’ultimo successo, Oliver Twist. Tra l’uscita del libro e il momento in cui incontriamo il giovane Charles, però, ci sono di mezzo tre fallimenti editoriali. Come non bastasse, le sue finanze sono sempre più precarie e la moglie Catherine è in attesa del quinto figlio: Charles è disperato e cerca freneticamente una soluzione. D’altronde, un film di Natale che si rispetti non può non avere qualcuno che abbia perso la fede, nemmeno se si tratta dell’uomo che ha coniato la magia delle festività natalizie così come la conosciamo oggi.

Dickens: L’uomo che inventò il Natale
L’incontro impossibile: Scrooge, Christopher Plummer, e Dickens

Dickens tenta allora un’impresa che agli occhi degli editori ha dell’impossibile e che finirà per doversi finanziare. Mancano sei settimane al 25 dicembre e decide di scrivere una storia sul Natale da pubblicare in prossimità delle feste. Realtà e fantasia iniziano a collidere e a mescolarsi quando il blocco dello scrittore non gli permette di scrivere. Nella mente solo un accenno di quello che il lavoro finale dovrebbe essere. Ecco allora che, nell’ombra del suo piccolo studio, iniziano a prendere vita i personaggi, accorsi in aiuto alla sua crisi artistica. Il piano del reale e il piano immaginario si incontrano e le persone che fanno parte della sua vita diventano invece i protagonisti della finzione. E Dickens incontra Scrooge.

Charles Dickens
Dickens e suo padre, interpretato da Jonathan Pryce: non un gran rapporto

Quello che sarà il suo Ebenezer è uno scorbutico anziano incontrato a un funerale, il nipotino Henry diventa il piccolo Tim, la governante si trasforma nel fantasma del Natale passato. Con loro, Dickens affronta i fantasmi e i demoni della propria vita, ripercorre la sua infanzia, il burrascoso rapporto con il padre, le imperfezioni e le paure per il futuro. E, poco a poco, il blocco dello scrittore se ne va e rimane una grande storia da raccontare. Canto di Natale esce nelle librerie e scuote la Londra vittoriana e così, anche per noi, Dickens – L’uomo che inventò il Natale diventa un bel momento per riunire la famiglia e perdersi nella magia delle feste (nonostante tutto), scoprendo i segreti dell’uomo che il Natale lo ha saputo raccontare meglio di chiunque altro. Assolutamente da recuperare.

  • VIDEO | Qui potete vedere il trailer del film:

 

 

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