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Darren Criss: «Una reunion di Glee? Non la escluderei…»

Glee, l’Italia e San Francisco: l’attore di America Crime Story si racconta ad Hot Corn

Darren Criss. Photo: Shutterstock.

Dopo un anno straordinario, con la nomination agli Emmy, per il ruolo di Andrew Cunanan in American Crime Story: L’Assassinio di Gianni Versace, è arrivata la ciliegina sulla torta per Darren Criss. L’attore, ospite all’ultimo Festival della TV di Monte Carlo, ha ripercorso recentemente una tournèe in giro per gli Stati Uniti con Lea Michele, ex collega del teen cult Glee. Tra l’altro, in questi giorni, su Twitter, l’hashtag #5YearsWithoutCory è trending topic e ricorda proprio l’anniversario, il 13 luglio, della tragica scomparsa di Cory Monteith, che nella serie dava volto a Finn. Cory, fidanzato nella realtà con Lea Michele, è rimasto nel cuore non solo dei fan, ma anche degli altri interpreti. Insieme, infatti, avevano scoperto la travolgente fama che, in un certo senso, ne ha sconvolto le esistenze. Intanto, Darren Criss, che parla fluentemente italiano dopo aver studiato nel Bel Paese, spera proprio che nel suo futuro ci sia qualche bel progetto in Europa, e magari in Italia, come ha raccontato ad Hot Corn.

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Lea Michele e Darren Criss nell’immagine promozionale del tour.

L’ATTORE «I ruoli? Che io presti il volto ad un folle killer o ad un padre di famiglia è lo stesso, cerco sempre le sfumature. D’altronde in ognuno di noi ci sono molto aspetti diversi, e Andrew in American Crime Story è un essere complesso, con alcune caratteristiche che lo rendono umano. La storia non è una foto in bianco e nero, e l’importante non è ricrearne lineamenti o movenze, ma catturarne l’essenza. Ecco perché non mi metto a guardare video su YouTube per sembrare più simile all’originale, non voglio farne una caricatura».

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Darren Criss nel ruolo di in American Crime Story.

ICONA LGBT «Vivo i ruoli omosessuali con incredibile serendipità perché sono cresciuto a San Francisco, circondato da comunità LGBT che si sono prese cura di me e hanno sempre fatto parte della mia esistenza. Aver avuto un ruolo in questa serie è entusiasmante, ho un debole per la cultura pop e amo i ruoli con conflitti profondi. Se ci pensiamo bene, le storie gay sono esempi chiarissimi della resilienza storica che alcuni individui si trovano ad abbracciare nei confronti degli ostacoli imposti dalla società».

Darren Criss in una scena di Versace: American Crime Story. Photo credits: Ray Mickshaw/FX.

DONATELLA «Cosa penso della Versace? Sono un suo fan, l’ho incontrata anni fa a casa sua, a Milano, e ne sono rimasto colpito. Mi spezza il cuore pensare che sia arrivata a capo dell’azienda di famiglia in situazioni tanto tragiche, ma ne ammiro la capacità di mantenere alto il nome del brand in tutto il mondo. Non sono un esperto di moda e non sono in grado di commentare nessun trend, mi sento una goccia nel mare, eppure amo il design e la cultura in generale, e far parte di questa serie è stato un dono immenso».

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Darren Criss.

LEA MICHELE «Il tour con Lea è piuttosto breve, ma sono orgoglioso di dividere ancora il palco con un’artista talentuosa come lei, spero tanto si possano fissare delle tappe in Europa. Ho studiato ad Arezzo, vicino a Firenze, circondato dalla bellezza e adoro dire in italiano “Buongiorno principessa!”. Imparare le lingue è un mio hobby. C’è chi ama i videogame, io invece sfoglio il vocabolario francese…».

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Darren Criss in Glee.

REUNION «Glee? Ricordo i miei colleghi con grande affetto. Quando sono arrivato sul set era già un fenomeno come Star Wars e gli One Direction… Sento parlare di una reunion e dico: “Perché no?” Le belle esperienze ci mancano, ma forse perché sono finite e la vita va avanti. Per questo non farei un’altra serie musicale, come Mark Harmon non farà un altro progetto simile ad NCIS. Però, beh, sai una cosa? Da fan ho sognato un ritorno di Friends… Ma non credo dovrebbero farlo».

Glee All Stars.

IL SOGNO «Vorrei scrivere uno spettacolo per Broadway, perché il teatro è la mia casa, il posto dove si trova il mio cuore e dove tornerò sempre. Per ora, però, mi godo il momento di gloria, so che dura poco e devo approfittarne. In un attimo potreste dimenticarvi di me… Ma la speranza di toccare i musical resta vita, anche perché oggi vedo i ragazzi con cui andavo alle feste scrivere canzoni per La La Land e The Greatest Showman».

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