MILANO – Tra i film più sottovalutati interpretati da Robert De Niro c’è senza dubbio Colpevole d’Omicidio (lo trovate in streaming su Prime Video e Infinity). Distribuito nel 2003 – ma le riprese si sono svolte nel 2001 a New York, con alcune scene poi tagliate che mostravano il World Trade Center – il film, diretto da Michael Caton-Jones (che poi ha preso una strada da Razzie Awards…), oltre a metterci di fronte ad una coppia cinematografica niente male, formata da De Niro e da un giovane James Franco, è anche l’occasione per conoscere l’ambigua storia vera da cui è tratto.
Infatti, Colpevole d’Omicidio (nel cast anche Frances McDormand e Drena De Niro, figlia adottiva di Bob) si basa su un vecchio articolo di Mike McAlary, pubblicato nel 1997 su Esquire, prima della sua morte nel 1998. Il pezzo di McAlary raccontava la vicenda di Vincent LaMarca (De Niro), ex detective di polizia di Long Beach, a New York. Cosa lo rende, a modo suo, speciale? Da piccolo venne letteralmente adottato dal dipartimento di polizia locale, dopo che suo padre, Angelo, venne giustiziato negli Anni Cinquanta, presso il carcere di Sing Sing. L’accusa? Aver rapito e abbandonato (con conseguente morte) un neonato, dopo un colpo andato male.
Vincent, allora, si unì alla squadra di polizia che aveva arrestato il padre, aiutandoli nella cattura. Colpevole d’Omicidio, però, con il titolo originale City by the Sea – dal latino Civitas ad Mare, moto di Long Beach, dove è ambientata la storia – si concentra soprattutto sugli eventi successivi all’epopea drammatica di Vincent, quando indagando sull’omicidio di uno spacciatore, scopre che il colpevole è suo figlio Joey (interpretato da James Franco, praticamente agli esordi) che non vede da anni, avendolo lasciato dopo una burrascosa separazione dalla moglie. Un dramma famigliare e una storia dimenticata, in un film che avrebbe meritato sicuramente più attenzione. Riscopritelo, ne vale la pena.
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