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SiciliAmbiente | Dalle balene all’Amazzonia, 5 documentari che non dovreste perdere

Petrolio, diritti, sostenibilità e biodiversità: cosa succede quando il cinema è green

Una scena di A Whale's Worth di Felipe P. Barbosa e J.A. Antonio Rodríguez Llano

ROMA – Tematiche ambientali, diritti umani, sviluppo sostenibile, biodiversità, ma anche balene, petrolio e futuro: abbiamo scelto per voi cinque documentari tra gli otto che vedremo in concorso alla tredicesima edizione di SiciliAmbiente – in scena a San Vito Lo Capo fino al prossimo 24 luglio (qui il sito ufficiale) – festival diretto da Antonio Bellia e da sempre un importante punto di riferimento per il cinema green, cinema che continua a mutare pelle e estetica. E allora, tra balene e Amazzonia, tra l’Irlanda e il petrolio, ecco cinque diversi modi di filmare e pensare l’ambiente. Perché guardare significa anche capire.

A WHALE’S WORTH – Ma quanto vale una balena? Si può dare un prezzo alla sua vita? E come? Le Canarie sono un paradiso per le balene perché le sue acque contengono più di un terzo delle specie mondiali. C’è un problema: oggi quel paradiso è minacciato da collisioni di barche, consumo di plastica e cambiamento climatico. In A Whale’s Worth due registi spagnoli seguono Natacha Aguilar, scienziata ed esperta di balene, supportata da un gruppo di scienziati, che guida lo spettatore alla scoperta delle storie mai raccontate di questi animali.

ALL EYES ON THE AMAZON – Il petrolio viene estratto nell’Amazzonia ecuadoriana fin dagli anni Settanta e in questo incredibile documentario vediamo i luoghi in cui viene estratto per un’iniziativa di monitoraggio ambientale che coinvolge le comunità del luogo impegnate a documentare gli impatti socio-ambientali dell’estrazione di petrolio sulla popolazione indigena. Droni, smartphone e app vengono implementate in un progetto che combina coscienza dei cittadini, attivismo accademico, mobilitazione indigena. Ma come si fa a cambiare rotta?

ANOTHER LIFE – Chi è Alex? E cosa fa della sua esistenza? Alex è un uomo che vive da totale eremita sulla costa atlantica dell’Irlanda. Raramente socializza con gli umani, condividendo invece la sua vita molto (ma molto) più volentieri con gli animali: uccelli, oche, asini. Ma non solo: anche creature più piccole trovano riparo nel suo rifugio. Così, osservando mosche e ragni attraverso la lente di un gioielliere, Alex capirà le regole che dominano il suo stesso regno.

UMA: A WATER CRISIS IN BOLIVA –  Tre comunità indigene in Bolivia combattono per proteggere le loro risorse idriche dalla diversione e dalla contaminazione nel mezzo di una crisi idrica nazionale. UMA porta lo spettatore dentro un viaggio dai ghiacciai tropicali andini e dal lago navigabile più alto del mondo alle miniere di Oruro e al lago scomparso di Poopò. È una storia unica di donne e di sfollamento, resistenza e lotta per la giustizia ambientale, perché il cinema green è (anche e soprattuto) cinema di impegno civile.

THE SECOND LIFE – Il mondo, si sa, è a una svolta, perché l’impatto umano minaccia l’estinzione di milioni di specie, con la perdita di biodiversità che mette in pericolo l’esistenza del genere umano. Ma c’è una professione che rimane ancora in prima linea nel ricordarci ciò che stiamo per perdere per sempre: Maurizio, Robert e Christophe sono tre tassidermisti che lavorano nei musei di storia naturale di Berlino, Roma e Bruxelles. La loro missione? Donare agli animali che preparano una voce, per raccontare la guerra dichiarata dal genere umano alla natura…

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