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Roberto Prosseda: «Il mio Ennio Morricone, tra cinema, pianoforte e Mendelssohn»

Un disco, Piano Music, per raccontare Morricone. Il pianista racconta il suo progetto

Roberto Prosseda con Ennio Morricone.

ROMA – Un omaggio unico, perché differente, raccontato da un altro punto di vista: a un anno dalla scomparsa di Ennio Morricone, Roberto Prosseda ha deciso di pubblicare Piano Music, un’opera dedicata a composizioni per pianoforte solo, da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto a Gott Mit Uns (da sempre sottovalutato), che comprende anche nove trascrizioni di temi mai resi reperibili dalla famiglia. «Ma ascoltando in alternanza le colonne sonore e i più rari brani pianistici», precisa Prosseda, «si potrà vedere come la musica di Morricone è una sola, e la sua poetica si esprime coerentemente sui due versanti». Classe 1975, nato a Latina, il pianista è celebre soprattutto per le sue incisioni Decca dedicate alla musica pianistica di Mendelssohn. Ecco cosa ha raccontato a Hot Corn.

La copertina del disco di Prosseda.

IL REPERTORIO – «Come ho scelto i pezzi? Ho scelto di incidere solamente i brani originali per pianoforte: tutti quelli che Ennio Morricone ha composto per lo strumento, e nove trascrizioni per pianoforte da sue musiche per il cinema, realizzate dallo stesso Morricone. Di queste (non ancora pubblicate a stampa) ho avuto copia dei manoscritti dal figlio Giovanni, che è stato di grande supporto per questo progetto. Ho così potuto completare il repertorio di questo CD, offrendo una visione più ampia e completa possibile della musica pianistica di questo grande compositore.

L’incontro: Roberto Prosseda con Ennio Morricone.

L’INCONTRO – «Ho incontrato Ennio Morricone per la prima volta a Roma nel 2010, in occasione del Premio Petrassi. Ero lì per ricevere il premio, e fu proprio lui a consegnarmelo! Goffredo Petrassi era stato l’insegnante di composizione di Morricone e per me aveva avuto grande importanza, in quanto il mio primo CD, pubblicato nel 2000, era dedicato proprio alla musica pianistica di Petrassi. L’impressione che ebbi allora di Ennio fu subito quella di una persona molto schietta, pura, coerente, con un grande cuore, di poche parole ma di grande profondità: come la sua musica».

IL SUO LASCITO – «Morricone è uno dei grandi compositori del Novecento, non solo per le colonne sonore. La sua musica è nella storia, è già un classico. Oggi, secondo me, non ha più importanza distinguere tra chi compone colonne sonore e chi si occupa di musica “pura”, o “musica assoluta”, come amava chiamarla Morricone. Il fatto è che da sempre la musica si lega a plot narrativi, non solo nell’opera lirica: anche in tanta musica strumentale c’è una storia, più o meno definita, che viene narrata. Morricone ha scritto oltre 100 composizioni di “musica assoluta”, che rappresentano una parte importante della sua creatività e che, incredibilmente, sono ancora poco conosciute. Anche per questo ho voluto realizzare questo disco».

Un ritratto di Ennio Morricone in azione.

IL MIO BRANO PREFERITO – «Amo “Playing Love” da La leggenda del pianista sull’oceano, concepito, ovviamente, già per pianoforte. In una melodia di poche note, Morricone riesce a raccontare da par suo le sfumature emotive dell’innamoramento del protagonista (Novecento) per la giovane ragazza che intravede dall’oblò della nave. Tenerezza, pudore, passione, sogno, sono magicamente condensati in quei due minuti di musica. Anche “Lontano” da Deserto dei Tartari è un capolavoro di poesia, che suono sempre con grande trasporto, come pure Nuovo Cinema Paradiso. La mia colonna sonora preferita? La leggenda del pianista sull’oceano. Perché non lo so, ma al cuore non si comanda!».

IO E MENDELSSOHN – «Sono arrivato a scoprire la musica di Morricone attraverso lo studio dei brani del suo maestro Goffredo Petrassi, e di altri allievi di Petrassi, come Sergio Cafaro, Boris Porena, Aldo Clementi: tutti loro erano stati suoi compagni di classe al conservatorio Santa Cecilia, e per me è stato un passo naturale affrontare i brani pianistici di Morricone. Ma anche tra Mendelssohn e Morricone possiamo trovare comunanze: Mendelssohn, come Morricone, era un grande contrappuntista, e aveva una grande passione per Bach. Entrambi hanno scritto meravigliose melodie, e le note del tema principale di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (potete ascoltarla qui sotto, nda) sono le stesse della Romanza senza Parole op. 53 n. 5 di Mendelssohn. E anche Mendelssohn ha scritto musiche di scena – che potrebbero essere considerate come “colonne sonore” ante litteram – per il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare»

  • Qui sotto un brano del disco.
  • SOUNDTRACK | Andrea Morricone: «Era mio padre, Ennio».

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