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VIDEO | Cattive Produzioni, talento e idee al servizio del (futuro) cinema italiano

Abbiamo chiacchierato con il CEO, Marco Mingolla, che ci ha raccontato la storia della factory under 30

Marco Mingolla, CEO di Cattive Produzioni
Marco Mingolla, CEO di Cattive Produzioni, intervistato da Hot Corn

ROMA – Finalmente l’industria cinematografica italiana ha capito che bisogna lasciare (ampio, ampissimo) spazio ai giovani. Così, parallelamente ad una nuova classe di interpreti davvero bravi e preparati, ecco che anche dietro le quinte del set si nota una preparazione alla materia mica male. Come, per esempio, i ragazzi di Cattive Produzioni, ovvero una vera e propria factory di produttori, registi, distributori, creativi. Tutti, rigorosamente under 30. Il nome? Oltre essere molto bello, è ispirato ad una quote di Berhold Brech, “Per essere creativi non bisogna partire dalle buone vecchie cose, bensì dalle cattive cose nuove”. La squadra dietro al progetto? Marco Mingolla, fondatore, CEO e regista; Chiara Ciccone, responsabile distribuzione e produzione; Domenico Panarello, responsabile distribuzione; Cecilia Napoli, event manager e collaboratrice; Enrico Bellinghieri, creativo; Rossana Tricarico, editor video; Danilo Currò, regista, fotografo e grafico; Valentina Strinna, CFO.

Il team di Cattive Produzioni con i volontari della rassegna Ciné. In mezzo, anche GIovanni Storti...
Il team di Cattive Produzioni con i volontari della rassegna Ciné. In mezzo, anche GIovanni Storti…

A proposito dei progetti, abbiamo avuto l’occasione di parlarne proprio con Marco Mingolla, CEO di Cattive Produzioni, che fin da bambino coltiva la passione per il cinema, condividendolo con una squadra che, in pochi anni, ne ha saputo fare un lavoro (tanto che nel 2017 come primo progetto Cattive Produzioni hanno girato in Thailandia il docufilm Lotus…). Qualche esempio? Sono attivi sul progetto Sharky, la prima piattaforma streaming gratuita e cooperativa al mondo, e ancora Portrait Project, web series che mette al centro le giovani e i giovani interpreti del panorama cinematografico italiano che si raccontano liberamente, con l’obiettivo di delineare i contorni di una generazione. Insomma, idee fortissime per un futuro del cinema italiano che si preannuncia grandioso.

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Qui l’intervista a Marco Mingolla:

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