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Io & il cinema | Giuseppe Cederna: «Il ricordo di Mediterraneo e quel film di Jonathan Demme…»

La rubrica di Hot Corn in cui musicisti, scrittori, attori e registi raccontano i loro film preferiti

Giuseppe Cederna sul set di Mediterraneo con il cast. Era il 1990.

ROMA – «È stato un richiamo, una voce tornata nelle mie orecchie, chiamandomi. Così sono tornato nei panni di Mozart, a trent’anni dall’Amadeus di Mario Missiroli». Già, perché Giuseppe Cederna – ospite della nostra rubrica Io & Il Cinema – ha chiuso il viaggio iniziato due anni fa proprio con l’opera Mozart. Il Sogno di un Clown, andato in scena al Gobetti di Torino. Qui però abbiamo chiesto all’attore di cimentarsi con le nostre domande, un viaggio nel passato e nelle passioni non senza difficoltà: «Caspita, ma queste sono domande difficili. Scegliere un film invece che un altro è come scegliere tra mamma e papà!».

Cederna Amadeus
Giuseppe Cederna in scena. Foto di Marcella Savino.

IL PRIMO FILM CHE HAI AMATO «Sono molto legato a Le mani sulla città di Francesco Rosi, un’opera che tra l’altro rispecchia, e anticipa, in modo totale, quello che sta accadendo oggi in Italia. Però il mio primo ricordo cinematografico è senza dubbio un film Disney: La Carica dei 101. Crudelia De Mon me la sognavo anche di notte…».

IL FILM CHE NON TI STANCHI MAI DI RIVEDERE «Difficile domanda, non saprei proprio. Brazil di Terry Gilliam? Ladri di biciclette? Scegliere è complesso. Però posso dirvi che, per esempio, i miei film non li riguardo mai. Forse Mediterraneo, che alcune volte rivedo con gli amici, ma per un attore è dura ritrovarsi sullo schermo. I ricordi, poi, sono tanti. E quella pellicola è stata un’occasione unica che mi ha permesso di conoscere me stesso da un’altra prospettiva, scoprendo poi, con gli anni e con i viaggi, gli aspetti del Mediterraneo stesso. È stata una scuola, oltre che un semplice film».

IL TUO ATTORE PREFERITO «Anche qui, domanda molto difficile. Al Pacino? Un Grande. Ma la scelta va su Gian Maria Volonté, probabilmente il più grande attore italiano e uno dei più grandi attori di sempre. Aveva un registro attoriale che gli permetteva di essere eccezionale in qualsiasi ruolo».

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE «Bella domanda. E qui la risposta la riesco a dare grazie al mio amico Silvio Soldini, che una sera mi ha fatto vedere uno dei film probabilmente meno conosciuti di Jonathan Demme, ovvero Rachel sta per sposarsi, con Anne Hataway, girato quasi tutto in sequenza, con uno stile naturale e vero».

LA SCENA CHE TI COMMUOVE OGNI VOLTA… «Mia Madre di Nanni Moretti mi emoziona ma… la morte del replicante in Blade Runner, anche se spesso citata, è una visione che rimane qualcosa di molto forte, anche anni dopo».

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