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RIFF | Chiara Francini: «Una ragazza come io, il ruolo dell’artista e quella volta al Sundance»

L’incontro con l’attrice al Riviera International Film Festival, tra il ruolo da giurata e il teatro

Chiara Francini
Chiara Francini, giurata al Riviera International Film Festival

SESTRI LEVANTE – «Il ruolo dell’artista è quello di veicolare un messaggio e lo fa dando, per quel che concerne la letteratura, il teatro, il cinema, la televisione, un affresco di quella che è la realtà. Penso che il cuore e la motivazione per cui si fa arte è quello di veicolare dei messaggi e far riflettere. La consapevolezza dello spettatore di star vedendo qualcosa che rappresenta la realtà ma è finzione dà la possibilità di vedere qualcosa che è fuori di lui ma che, necessariamente, riflette tutta una serie di problematiche e di dubbi. L’arte ti vede toccare, ti deve smuovere». Abbiamo incontrato Chiara Francini sulla terrazza dell’Hotel Vis à Vis di Sestri Levante per parlare del suo ruolo di giurata della sezione documentari dell’edizione 2022 del Riviera International Film Festival. Ma anche del ruolo dell’artista nella società, del suo nuovo spettacolo teatrale, Una ragazza come io, dell’esperienza sul set di Altri Padri e Martin Eden di Pietro Marcello e di quella volta al Sundance…

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La video intervista a Chiara Francini è a cura di Manuela Santacatterina: 

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