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Carlo Chatrian: «Io, la mia Berlinale e l’ultimo valzer con Martin Scorsese…»

I film, gli attori, la città, lo sciopero: la nostra intervista al direttore della Berlinale

Carlo Chatrian, direttore artistico della Berlinale.

BERLINO – Per cominciare a raccontare questa nuova edizione della Berlinale, non potevamo che partire dal padrone di casa, ovvero Carlo Chatrian, direttore artistico da giugno 2019 e ora arrivato al suo ultimo festival. A lui abbiamo chiesto sia di guidarci in quest’edizione della Berlinale sia di raccontarci perché la Berlinale rimane unica nel grande – e sempre più vasto – panorama dei festival internazionali di cinema.

Carlo Chatrain, Direttore Artistico della Berlinale - Festival Internazionale del Cinema di Berlino
Carlo Chatrian, Direttore Artistico della Berlinale.

LA BERLINALE – «Come sarà? Sarà una Berlinale aperta al mondo, com’è nel suo DNA ma se possibile ancora più vogliosa di rappresentare la diversità culturale e linguistica che spesso viene meno – tanto nelle sale quanto nel dibattito pubblico. Il programma accoglie i grandi nomi del cinema anglofono, tanto che apriamo con Small Things Like These, film prodotto tra gli altri da Matt Damon, con Cillian Murphy, un film irlandese ancorato nella tradizione del festival di dare spazio a opere impegnate. E poi gli autori del cinema europeo – Olivier Assayas che con Hors du Temps ci porta una commedia autobiografia sul COVID o Bruno Dumont che in The Empire calca il tono della parodia a una della franchise più note. Ma anche tanti nomi nuovi, tanti film da scoprire. Perché Berlino è da sempre una bellissima rampa di lancio per registi e attori».

Cillian Murphy in Small Things Like These

L’UNICITÀ – «L’unicità di Berlino? Direi che è data dalla commistione tra un evento di spessore mondiale e una città che è anch’essa multiculturale. Tra i grandi festival la Berlinale è il solo a svolgersi in una capitale e – per di più – in una città icona del Novecento. Questo fa sì che i film si confrontino con la politica ma anche con la vita delle persone che qui sono molto attente a questioni come l’ecologia, la sostenibilità, il rispetto delle diversità. Trovo tutto questo un grande stimolo a pensare il festival non solo come un evento per addetti ai lavori, ma anche un modo di vedere il cinema come un laboratorio in cui si progetta il futuro…».

Un dettaglio del mercato della Berlinale, l’EFM.

HOLLYWOOD E LO SCIOPERO – «Siamo contenti di poter presentare i film insieme agli attori. È da sempre un elemento essenziale di ogni grande festival e la Berlinale non fa eccezione. Ogni sera sul tappeto rosso sfileranno star europee e americane. D’altra parte va detto che il protrarsi dello sciopero ha impattato nella strategia di uscita dei film che in alcuni casi sono stati posticipati. Il cinema americano sarà comunque presente, in concorso abbiamo A Different Man con Sebastian Stan o La Cucina con Rooney Mara e fuori concorso Spaceman con Adam Sandler e Carey Mulligan, Love Lies Bleeding con Kristen Stewart, Seven Veils con Amanda Seyfried, Treasure con Lena Dunham e Cuckoo con Hunter Schafer…».

Griffin Dunne legge Henry Miller in Fuori Orario.

IO E MARTIN SCORSESE – «La presenza di Scorsese in questa mia ultima edizione della Berlinale mi inorgoglisce. Non si poteva chiudere meglio, no? Per la mia generazione Scorsese è simbolo di cinema tout court. È un fantastico creatore di personaggi e di storie che restano attaccate alla pelle, che crescono con noi. Non ho un film preferito perché in realtà è difficile trovare un suo film che non mi piaccia. Se devo citarne uno? Allora dico Fuori Orario che proprio qui al festival mostreremo in versione restaurata. È un film notturno, piccolo se vogliamo, ma da riscoprire. Un film dove la realtà scompare e il protagonista – un fantastico Griffin Dunne – si trova a dover rimpiangere la sua vita da colletto bianco. Come in molti film di Scorsese la ricchezza è data dai personaggi secondari, capaci di lasciare in poche sequenza un ricordo indelebile…».

Carlo Chatrian
Carlo Chatrian: non chiedetegli su quale film punta.

FILM CONSIGLIATO – «Come? No, questa è una domanda proibita! Il programma è stato annunciato, è disponibile online e ora appartiene a voi e a tutti i partecipanti alla Berlinale. Buon festival a tutti».

  • PREVIEW | Small Things Like These e Cillian Murphy 
  • LONGFORM | Fuori Orario, il viaggio nella notte di Martin Scorsese
  • PREVIEW | L’Empire, l’epica di Bruno Dumont

Qui per il video-streaming della conferenza stampa di presentazione della Berlinale

 

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