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Aquarius | David Duchovny, l’America del 1967 e la lunga ombra di Charlie Manson

Il Vietnam, la musica, L.A. Archiviata troppo in fretta, ecco perché recuperare la serie su Netflix

Aquarius
David Duchovny e una fotografia dell'America del 1967: Aquarius.

ROMA – Premessa d’obbligo prima di cominciare: qui in redazione di Hot Corn una serie che già nei primi dieci minuti del primo episodio inanella tre canzoni come Everybody’s Been Burned dei Byrds, I Can See for Miles degli Who e White Rabbit dei Jefferson Airplane, merita subito molta, molta, attenzione. Sarebbe però decisamente riduttivo limitare Aquarius – serie in due stagioni creata da John McNamara, in onda tra il 2015 e il 2016 e ora su Netflix – alla sola colonna sonora. Ambientata a Los Angeles, nell’America del 1967, tra le notizie che arrivano dal Vietnam e le tensioni razziali, la serie segue Sam Hodiak (David Duchovny), detective vecchio stampo del LAPD chiamato a investigare sulla scomparsa di Emma Karn (Emma Dumont, vista in Oppenheimer), figlia di Grace (Michaela McManus), una sua ex fiamma, e del marito Ken Karn, un avvocato potente quanto decisamente ambiguo (Brían F. O’Byrne).

Aquarius
Il cast di Aquarius: Grey Damon, Claire Holt, Duchovny, Emma Dumont e Gethin Anthony

La cosa si complica però quando si scopre che dietro la sparizione c’è una comune hippie e – soprattutto – il santone che la gestisce: Charles Manson (Gethin Anthony, che per chi lo ricorda era Renly Baratheon ne Il Trono di Spade). Nell”indagine, Hodiak viene affiancato dal giovane poliziotto Brian Shafe (Grey Damon), mentre l’atmosfera a Los Angeles diventa sempre più incandescente. Basterebbe il viaggio nel tempo nell’America del 1967 con riferimenti a politica, società e costume (il figlio di Hodiak è stato spedito in Vietnam), ma c’è molto altro, al punto che proprio da Aquarius – non casualmente – Quentin Tarantino ha preso più di qualche spunto per C’era una volta a Hollywood e anche qualche faccia, come quella di Madisen Beaty che sia nella serie che nel film (uscito nel 2019) interpreta Patty Krenwinkel, ovvero la ragazza che il 9 agosto del 1969 irruppe in casa di Sharon Tate con Manson e altri quattro complici facendo un massacro (la Krenwinkel è ancora oggi in prigione).

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David Duchovny con Gethin Anthony, ovvero Manson vs Hodiak.

Insomma, una cartolina spedita da un’altra America, in cui appare anche la povera Tate (interpretata da Amanda Brooks), oltre a figure realmente esistite come Bunchy Carter, Bobby Beausoleil e Dennis Wilson dei Beach Boys (sulla cui relazione con Manson potrebbe essere scritta un’altra serie, c’è anche un libriccino). E poi, oltre a costumi e scenografia perfetti (forse un po’ troppo patinati, ma tant’è), ecco un fiume di musica dell’epoca, dai Doors ai Monkees, dai Parliament a Eric Burdon passando per Donovan e Django Reinhardt, senza dimenticare che il titolo è preso proprio da un celebre brano come Aquarius/Let the Sunshine In, scritto nel 1967 per un musical come Hair e poi pubblicato dai 5th Dimension nel 1969. In mezzo a tutto questo, il personaggio di Hodiak, dipinto da Duchovny come una sorta di incrocio tra il Paul Newman di Detective’s Story (altro grande film su Los Angeles) e il suo Hank Moody di Californication, un uomo tutto d’un pezzo che si trova smarrito in un angolo di storia che cambierà per sempre le cose.

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Manson e la sua famiglia in un altro momento di Aquarius.

Cancellata dopo due stagioni (ma probabilmente erano, e sono, sufficienti), rivista oggi Aquarius merita una riscoperta perché di fatto è il ponte che conduce a C’era una volta a Hollywood di Tarantino, ma anche a Mindhunter e a film minori come Charlie Says (ve ne avevamo parlato qui) e a un altro titolo poco visto come Sharon Tate – Tra incubo e realtà (lo trovate su Prime Video). E poi – per i nostalgici come noi – è un’altra magnifica finestra aperta sulla California di fine anni Sessanta, tra Topanga Canyon e Sunset Strip, Beverly Hills e Gordita Beach, gli stessi posti bazzicati da personaggi come il Doc Sportello di Joaquin Phoenix in Vizio di forma o dal grande Elliott Gould in Il lungo addio di Altman (qui). Se volete fare un salto nel tempo e tornare negli anni Sessanta, allora Aquarius è la serie perfetta.

  • RE-VISIONI | Charlie Says e l’estate di Manson
  • LONGFORM | Vizio di forma, L.A. e Joaquin Phoenix
  • VIDEO | Qui il trailer di Aquarius:

 

 

 

 

 

 

 

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