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Animali Fantastici: I Segreti di Silente? Un capitolo che risuona potente nell’attualità

Il Silente di Jude Law contro il Grindelwald di Mads Mikkelsen per un episodio oscuro e raffinato

Animali Fantastici: I Segreti di Silente
Animali Fantastici: I Segreti di Silente è il terzo capitolo della saga diretta da David Yates

ROMA – Quando, nel 2018, uscì in sala il secondo capitolo della saga spin-off e prequel di Harry Potter, stupì la sua aderenza con il reale. Una storia di maghi e creature fantastiche che raccontava di idealismo contrapposto alle insidie del populismo. Quattro anni dopo, Animali Fantastici: I Segreti di Silente ripete la magia (!) con un film che mostra le conseguenze potenzialmente disastrose di quel populismo al potere. Scritto da J.K. Rowling insieme a Steve Kloves, il film è diretto dal veterano dell’universo potteriano David Yates che a vita a un film oscuro nei temi e visivamente raffinato. L’azione si apre in medias res con il magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) intento ad aiutare un qilin, creatura magica capace con i suoi occhi di vedere tutto e riconoscere le persone profondamente pure di cuore, a partorire.

Animali Fantastici - I Segreti di Silente
Jude law e Callum Turner in una scena di Animali Fantastici – I Segreti di Silente

Ma l’arrivo di Credence Barebone (Erza Miller) e dei seguaci di Grindelwald (Mads Mikkelsen, chiamato a sostituire Johnny Depp) scombina i piani e mette a rischio la pace tra il mondo magico e quello dei babbani. Albus Silente (Jude Law), impossibilitato per un patto di sangue fatto in gioventù a combattere il mago oscuro un tempo amato affida a Newt il compito di guidare una squadra – composta dal fratello Theseus (Callum Turner), Bunty (Victoria Yeates), la maga Eulalie (Jessica Williams), Yussuf Kama (William Nadylam) e il pasticcere Jakob Kowalski (Dan Fogler) – per fermare l’avanzata di Grindelwald.

Mads Mikkelsen nei panni di Grindelwald

«Le cose inimmaginabili oggi, domani saranno inevitabili». È impressionante come i temi affrontati in Animali Fantastici: I Segreti di Silente riescano a risuonare così potentemente nell’attualità. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo in un mondo di cose ieri inimmaginabili che si sono trasformate in una realtà angosciante e cupa. L’odio e il fanatismo stanno rischiando di distruggere l’equilibrio – sicuramente imperfetto – raggiunto proprio come desiderato dal Grindelwald di Mikkelsen – privo dell’eccentricità di quello interpretato da Depp ma forse ancor più sinistro e crudele proprio in virtù della sua “normalità” – che fomenta l’odio con le menzogne. Un leader che non vuole guidare ma essere seguito.

Animali Fantastici: I Segreti di Silente
Una scena di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Ambientato negli anni Trenta tra Londra, Rio de Janeiro e Berlino, Animali Fantastici: I Segreti di Silente difetta in un’assenza di scontro diretto tra i due maghi un tempo innamorati che volevano cambiare (in meglio) il mondo. Evenienza dovuta a quel patto di sangue che apre già ad un nuovo capitolo in cui la lunga attesa degli episodi due e tre dovrebbe essere ripagata. Una storia di passaggio, un raccordo necessario per fare da ponte tra passato e futuro. Lo stesso che Silente, Newt e gli altri provano a cambiare per un bene comune. Un film che ci ricorda di fare la cosa giusta, non quella più facile e che, anche se commettiamo degli errori, possiamo provare a rimediare.

  • J. K. Rowling, il populismo e la genesi di Animali fantastici e dove trovarli

Qui sotto potete vedere un estratto della conferenza stampa virtuale:

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