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Adriano Giannini e Micaela Ramazzotti: «Vivere? Tra leggerezza, densità e poesia »

Alla Mostra di Venezia abbiamo intervistato i protagonisti del nuovo film di Francesca Archibugi

VENEZIA – Il verbo vivere e le sue molteplici declinazioni. Complicate e belle, tormentate e libere. Così, a coniugarle, ci prova Francesca Archibugi con il suo nuovo lungometraggio, Vivere, presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia – in sala dal 26 settembre -, ed interpretato da Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini. «Le famiglie? Sono il fulcro della società. E raccontarle vuol dire raccontare le persone», ha detto l’Archibugi ad Hot Corn.

Micaela Ramazzotti, raggiante al photocall di Venezia

Il film, sceneggiato dalla stessa regista, insieme a Francesco Piccolo e Paolo Virzì, ha per protagonisti Luca, squattrinato giornalista free-lance, e Susi, malinconica e ammaccata insegnante di danza per signore sovrappeso. Hanno una bimba, Lucilla, che proprio non vuol sapere di guarire da un asma, dicono i medici, psicosomatico. In mezzo a loro, tra risate e urla, c’è Mary Ann (Rosy O’Donovan), ragazza alla pari, che scoprirà le contraddizioni e le bellezza di una vita inaspettata.

Micaela Ramazzotti è Susi

«I film? Vanno di pari passo alla nostra vita», dice Micaela Ramazzotti, «Pensa, siamo andati a girare al quartiere Axa di Roma, a pochi passi da dove sono nata, e ho riflettuto su quanto Susi sia migliore di me. Si affatica, è sempre di corsa, ma pensa agli altri. Il suo sguardo è verso l’esterno. E quando guardi fuori sei una persona più bella».

Adriano Giannini e le indicazioni ai fotografi…

Invece, Adriano Giannini, spiega così il suo tormentato personaggio, «In sceneggiatura c’erano già tutti gli elementi di Luca. E nella storia, il suo essere giornalista, è un fattore importante: lui vive in una sorta di grotta oscura, e grazie al lavoro prova ad uscire fuori, godendo di un raggio di sole indiretto. Anche attraverso il sesso, prova a sentire la vita. È una ricerca vitale», continua l’attore, «va giudicato con cautela, le sue azioni nascono da un disagio».

Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini in una scena di Vivere

Senza svelarvi nulla su Vivere, chiediamo a Micaela Ramazzotti come immagina oggi Luca e Susi. «Penso abbiano un legame profondo. Susy, nella sua tenera ignoranza, è una donna libera. Non comunicano molto, lei e Luca. Eppure, riescono a capirsi in altri modi, magari a letto. Oggi? Li troverei un pochino più lieti…». L’intervista la conclude Giannini, che descrive così la regista, e la sua esperienza sul set di Vivere, «Francesca Archibugi è una regista che ha il pregio di saper raccontare storie che sono sia commedie che drammi, alternando leggerezza e densità, il tutto con uno spiccato senso poetico».

Qui il trailer di Vivere:

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