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A White, White Day | La seconda volta di Hylnur Pálmason e un thriller da recuperare

Dopo aver colpito Cannes, Torino e gli EFA, arriva in streaming a tre anni dall’uscita. Ma com’è?

A White, White Day
Ingvar Eggert Sigurðsson e Ída Mekkín Hlynsdóttir in una scena di A White, White Day

ROMA – In una remota cittadina islandese, Ingimundur, un poliziotto in congedo, inizia a sospettare che un uomo del posto abbia avuto una relazione con la sua defunta moglie, morta in un tragico incidente due anni prima. A poco a poco la sua ossessione nello scoprire la verità prende il sopravvento, mettendo inevitabilmente in pericolo sé stesso e gli altri. Qui comincia A White, White Day – Segreti nella nebbia, seconda volta da regista dell’islandese Hylnur Pálmason che due anni dal brillante Winter Brothers del 2017 (che vi avevamo raccontato qui), diede forma ad un thriller insolito e raggelante dalla sensibilità nordica spiccata. Fu il film della svolta per Pálmason, quello che gli permise di segnalarsi al grande pubblico come talento, prima della semi-consacrazione di Godland – Nella terra di Dio (di cui invece vi avevamo raccontato qui).

A White, White Day di Hylnur Pálmason è stato presentato alla Settimana Internazionale della Critica a Cannes72 il 16 maggio 2019
A White, White Day fu presentato alla Settimana della Critica a Cannes il 16 maggio 2019

Presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica a Cannes, vincitore del Miglior Film al Torino Film Festival 2019, oltre che candidato islandese nella categoria Miglior film internazionale agli Oscar, A White, White Day, prodotto da Join Motion Pictures, Film i Väst, Snowglobe e Hobab – ora in streaming su MUBI, Apple TV e Prime Video – vede il suo cast formato da Ída Mekkín Hlynsdóttir, Hilmir Snær Guðnason, Sara Dögg Ásgeirsdóttir, Björn Ingi Hilmarsson e soprattutto un titanico e imperscrutabile Ingvar Eggert Sigurðsson. Padrone assoluto della scena tra esplosività violenta ed emotiva e introspezione impassibile, candidato nella categoria Miglior attore protagonista agli European Film Awards e vincitore del premio della Settimana Internazionale della Critica a Cannes come miglior attore. Addosso a lui Pálmason cuce addosso una storia di fantasmi e di dolore, vendetta e amore incondizionato.

Nei cinema italiani è stato distribuito da Trent Film il 28 ottobre 2021
Nei cinema è stato distribuito da Trent Film il 28 ottobre 2021

L’opposto tematico di Winter Brothers in buona sostanza e del suo essere a pieno titolo: «Una storia sulla mancanza d’amore». A White, White Day racconta invece dell’amore che cambia e va dissolversi di fronte a una perdita palpabile e nell’incapacità dello stesso Ingimundur di trovare conforto nei ricordi e nel felice passato familiare. All’intreccio ordito da Pálmason il compito di trasformarlo in dolore lacerante dalla spirale pulsionale di rabbia accecante. Intenti che appaiono evidenti dalla citazione in apertura di racconto: «Quando tutto è bianco e non si vede più la differenza tra la terra e il cielo, i morti possono parlare a noi che siamo ancora vivi». Perché l’esigenza di Pálmason è quella raccontare proprio ciò che non si vede: «Cose nascoste piene di possibilità e che stimolano l’immaginazione. Penso che una delle spinte nel cinema siano la passione e il desiderio di esplorare l’ignoto».

Ingvar Eggert Sigurðsson e Ída Mekkín Hlynsdóttir sono i protagonisti di A White, White Day
Ingvar Eggert Sigurðsson e Ída Mekkín Hlynsdóttir, protagonisti di A White, White Day

Ma non solo, a detta di Pálmason, sono due le forme d’amore presenti: «Non credo di essere così consapevole di dove sta andando il film, ma per me riguarda due tipi di amore. L’amore che hai per i tuoi figli o nipoti, che è semplice, puro e incondizionato e quello che hai per il tuo partner, il tuo amante, moglie che è complesso e intimo, animalesco, qualcosa di abbastanza unico che non hai con nessun altro». Entrambi avvolgono e lacerano Ingimundur lasciandolo indietro in un senso ontologico di dubbio e rabbia che ne inquinano l’esistenza errabonda di sentimenti di amore/odio insoddisfabili. A White, White Day, per Pálmason la prova della definitiva maturazione artistica nel più compiuto e rigoroso dei suoi lavori, per noi spettatori un film imperdibile, di quelli che entrano nel cuore e nell’animo per restarci.

  • OPINIONI | Godland, Pálmason e Dio tra Bergman e Dreyer
  • OPINIONI | Winter Brothers, Pálmason e l’assenza d’amore

Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

 

 

 

 

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