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The Idol | The Weeknd e Lily-Rose Depp, tra cultura pop e sesso. Ma com’è la serie?

Una diva pop, un impresario, una relazione complicata: dopo le polemiche di Cannes, arriva The Idol

The Idol
The Weeknd e Lily-Rose Depp in una scena di The Idol.

ROMA – Dopo che un esaurimento nervoso ha fatto deragliare il suo ultimo tour, Jocelyn (Lily-Rose Depp) è decisa a riconquistare il titolo che le spetta: quello di regina pop, unica erede di Britney Spears. A riaccendere la sua passione è Tedros (il cantante The Weeknd, al debutto come attore), impresario di nightclub dal passato abbastanza fosco. Il suo risveglio romantico la porterà a nuove vette facendola precipitare però nelle profondità più oscure della sua anima. Dopo il passaggio e le polemiche a Cannes, arriva ora su Sky Atlantic e NOW The Idol, ovvero la nuova serie evento HBO ideata da Abel Tesfaye in arte The Weeknd, Reza Fahim e da Sam Levinson che – dopo la straordinaria Euphoria e Malcolm & Marie, kammerspiel meta-cinematografico asciutto e minimalista – sembra non voler smettere di stupire e continua a puntare in alto, a qualsiasi costo.

The Idol, la nuova serie HBO a firma Sam Levinson, in onda su Sky Atlantic (e in streaming su NOW) dal 5 giugno
Joceyln e Tedros, la coppia di The Idol.

Prodotta da A24 (e già basterebbe), Bron Creative, Little Lamb ed HBO Entertainment, accanto ai protagonisti assoluti The Weeknd e Lily-Rose Depp troviamo anche un’altra popstar come Troye Sivan, Dan Levy, Hari Nef, Jennie Ruby Jane (la Jennie Kim delle Blackpink al suo debutto sul piccolo schermo), Mike Dean, Moses Sumney, degli straordinari Jane Adams, Eli Roth ed Hank Azaria e anche la compianta Anne Heche, all’ultimo ruolo accreditato dopo la prematura scomparsa dell’11 agosto 2022 in un incidente. Sviluppatto su sei puntate, The Idol non è però esattamente partito con il piede giusto, quantomeno in termini produttivi prima e di ricezione critica poi, tra polemiche, rilavorazioni e feroci commenti dalla Croisette.

Lily-Rose Depp e The Weeknd sono Jocelyn e Tedros in una scena di The Idol
Lily-Rose Depp e The Weeknd sono Jocelyn e Tedros

Tutto iniza nell’aprile del 2022 quando la co-regista, Amy Seimetz esce di scena. Secondo quanto riportato negli ambienti hollywoodiani, l’approccio della Seimetz sarebbe entrato in contrasto con la visione creativa di The Weeknd nel rimarcare maggiormente l’aspetto underground del culto. Nello specifico la forbice valoriale che può esserci tra il rendere The Idol il racconto di una stellina del pop che cade vittima di un predatore seriale dell’industry, e il raccontare, invece, una storia d’amore alla maniera di A Star is Born ponendo maggiore enfasi sui contenuti sessuali espliciti, sulla scia di Euphoria. Scegliere quindi se dare alla narrazione un taglio critico-sociale spiccato o più semplicemente giocarsela tutta di pura esperienzialità.

Jennie Kim, Lily-Rose Depp, Rachel Sennott e Troye Sivan in una scena di The Idol
Jennie Kim, Lily-Rose Depp, Rachel Sennott e Troye Sivan

Sta di fatto che, presentata fuori concorso a Cannes e pur accolta da una standing ovation di cinque minuti pieni dopo i primi due episodi proiettati lo scorso 22 maggio, i contributi critici dalla Croisette hanno pesantemente minato l’entusiasmo intorno a The Idol, etichettato a più riprese come misogino, tanto da puntare il dito contro la critica allo showbiz definita squallida e stantia, lo stile sfrenato e asfissiante delle sequenze erotiche reo di lasciare poco spazio alla rinascita artistica di Jocelyn – il vero cuore di The Idol – e l’aver etichettato a più riprese la dinamica relazionale tra Jocelyn e Tedros come null’altro che una pacchiana storia di sesso vestita da sregolata relazione tossica fatta di abusi e manipolazioni.

Dopo Euphoria e Malcolm & Marie, Levinson continua a raccontare di rapporti umani catastrofici e disfunzionali
Dopo Euphoria e Malcolm & Marie, Levinson continua a raccontare rapporti umani catastrofici e disfunzionali

Non è del tutto vero però. The Idol vive di intuizioni registiche suggestive, composizioni d’immagine che fotografano sequenze provocatorie, sì, ma fredde e asciutte nella loro resa, che arricchiscono efficaci soluzioni narrative come può esserlo la simultaneità di eventi ad inerzia opposta tra un intimacy coordinator puntiglioso durante un photoshoot e dello spiazzante revenge-porn. Dialogare quindi con le immagini riflettendo sul rapporto che abbiamo con queste, con il proprio corpo e la libertà di mostrarlo. Al centro di The Idol, Jocelyn definita da una linea dialogica come «giovane, stupenda e danneggiata», erede di Britney Spears, anello di congiunzione proibito tra Brigitte Bardot e Sharon Tate, portata in scena da una Lily-Rose Depp fragile e sensuale che dopo anni di comparse e ruoli minori si prende la scena a modo suo.

The Idol: l'ennesima ossessione seriale targata HBO
The Idol: l’ennesima ossessione targata HBO

Accanto a lei l’enigmatico Tedros di un The Weeknd che – qui sì c’è un problema – appare poco spontaneo, volutamente eccessivo, caratterialmente caricato, ma tutto da scoprire nelle criticità di un ruolo del genere. Una serie evento insomma. Un instant cult maledetto, pop e sulfureo, che dopo una puntata dal ritmo dosato che lascia intravedere luci e ombre, punti di forza e ingenuità, consegna al pubblico una serie comunque destinata a dividere e far parlare di sé, nel bene e nel male. L’ennesima ossessione targata HBO e l’ennesima prova che – piaccia o meno – il racconto di questi anni difficili e complessi passa (anche) dallo sguardo di Sam Levinson.

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Qui sotto potete vedere il trailer della serie:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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