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Natale a New York | Tra il pubblico di Broadway a vedere la magia di A Christmas Carol

Siamo stati al Lyceum di Times Square per vedere un classico natalizio senza tempo

Campbell Scott e i fantasmi dei Natali in un momento di A Christmas Carol a Broadway.

NEW YORK – Dimenticate lo spettro del defunto Marley, perché il vero effetto speciale della nuova produzione di A Christmas Carol, qui a Broadway, al Lyceum Theatre – proprio dietro Times Square – è la preparazione di un sontuoso pasto. Natalizio, ovviamente. In scena infatti Ebenezer Scrooge, dopo la sua conversione, decide di organizzare una fantastica festa di Natale e chiede aiuto sia ai colleghi sul palco che proprio al pubblico. I teli da bucato si allungano così dai balconi per far arrivare patate, mele, arance, germogli e persino un tacchino a centro tavola. E non è finita: durante il pre-show, i musicisti si apprestano a suonare, i membri del cast si mescolano agli spettatori e distribuiscono clementine e scatole di biscotti con gocce di cioccolato.

Un momento di A Christmas Carol
Un momento di A Christmas Carol

Sebbene non sia così difficile trovare una produzione di A Christmas Carol ad ogni dicembre qui a Manhattan, la pièce è incredibilmente assente a Broadway dal 2001, quando per l’ultima volta Patrick Stewart portò in scena il suo adattamento. Il nuovo A Christmas Carol arriva a New York dopo la prima all’Old Vic di Londra e porta sul palcoscenico l’attore (anche) cinematografico Campbell Scott (ricordate Singles? Ecco, lui), nei panni del vecchio e tirchio Scrooge. Ermetico nei confronti dell’amore, solo e avvezzo a chiunque tenta di avvicinarsi. Del resto Scrooge, oltre ad essere cattivo, è anche un po’ pazzo. E paranoico. La produzione, diretta da Matthew Warchus, è intrisa di un fascino festoso tra canti natalizi, campanelli, e centinaia di lanterne danzanti in tutto il teatro.

Un momento di A Christmas Carol
La magia del Natale. Foto di Joan Marcus

A differenza della maggior parte delle versioni teatrali di A Christmas Carol, che “copiano” in modo elegante le battute del testo di Charles Dickens, il drammaturgo Jack Thorne ha fatto un vero sforzo per espandere la storia, incluso la nuova scena post trasformazione tra Scrooge, Tiny Tim e la sua ex fidanzata. Thorne approfondisce anche le relazioni di Scrooge con il padre e la sorella. Sfortunatamente, le aggiunte di Thorne sembrano essere più una perdita di tempo che illuminanti; è anche strano che la produzione, che inizia rapidamente, abbia sentito la necessità di incorporare un intervallo dopo la sequenza in cui Scrooge riceve la visita dello Spirito del Natale Passato (Andrea Martin) e Presente (LaChanze), rendendo la seconda metà piuttosto lenta.

Una scena del musical
A Christamas Carol. Foto di Joan Marcus

Una cosa va detta: la performance di Scott è semplice e tradizionale, caratterizzata da una sorta di allegria luccicante. Come previsto, Martin e LaChanze aggiungono ciascuno un tocco giocoso e un atteggiamento caloroso, rivelandosi forse la più grande svolta in questo adattamento. Sorprendentemente, il casting più significativo è proprio quello di Tiny Tim, interpretato alternandosi da Sebastian Ortiz e Jai Ram Srinivasan. E alla fine – difetti compresi – questa storia di redenzione dentro una confezione del XIX secolo diventa attualissima: dal momento in cui si entra in teatro si viene accolti da una magica atmosfera. Perché in fondo, ogni canto natalizio, vale sempre il prezzo del biglietto.

Qui potete vedereuna preview del musical:

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