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VIDEO | Areeb Zuaiter, la Palestina e un grande documentario: Yalla Parkour

Il parkour come forma di ribellione, da Gaza al mondo. Dopo la Berlinale, il film continua il viaggio

Un estratto dalla locandina ufficiale di Yatta Parkour, documentario di Areeb Zuaiter
Un estratto dalla locandina ufficiale di Yatta Parkour, documentario di Areeb Zuaiter

ROMA – Dopo l’anteprima (con premio) a New York lo scorso ottobre e il passaggio con grande successo all’ultima Berlinale due mesi, Yalla Parkour continua il suo viaggio. Ma cos’è Yalla Parkour? Un documentario decisamente unico diretto dalla regista Areeb Zuaiter che sogna di ritornare a Gaza, dov’era stata per la prima volta a quattro anni con la madre palestinese. Dopo la morte della madre, la nostalgia di Areeb per la terra natale riemerge quando – casualmente – vede un video di ragazzi di Gaza che praticano parkour in mezzo alle esplosioni e ai ruderi delle case. Ricollegandosi ad Ahmed, uno degli atleti nel video, Areeb intraprende così un viaggio attraverso il paesaggio devastato di Gaza, esplorando sia i luoghi del parkour che i simboli dello spirito palestinese. Il film (trovate le info qui) sta ora girando il mondo nei festival, ma speriamo possa presto trovare distribuzione anche in Italia.

  • DOCCORN | No Other Land, la recensione
  • VIDEO | Qui per il trailer di Yalla Parkour: 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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